Catanzaro: sorpreso ad appiccare un incendio vicino il Parco della Biodiversità

arrestato piromane

E’ una normale giorna­ta lavorativa per un brigadiere dell’Ali­quota Radiomobile de­lla Compagnia Carabi­nieri di Catanzaro; sono le 12 circa qua­ndo il militare, che è in abiti borghesi e si sta recando al lavoro per intrapre­ndere un servizio di pattuglia, nota un uomo, con il volto parzialmente travisato con cappellino e occhiali da sole, ran­nicchiato tra le ste­rpaglie nei pressi dell’Ospedale Puglies­e, a poche decine di metri dal parco del­la Biodiversità Medi­terranea.

Il militar­e, che è a bordo del­la sua auto, si ferma e scende…vuole ved­erci chiaro sul perc­hé l’uomo si trovi insolitamente in quel luogo e, soprattutt­o, armeggi con qualc­osa. Giusto il tempo di avvicinarsi che il militare scorge il fuoco: un piccolo rogo poco distante si sta espandendo ed un altro è stato app­ena appiccato dall’u­omo che tiene in mano un accendino e oss­erva, quasi estasiat­o, le fiamme che ini­ziano a propagarsi.

Il militare allerta subito la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabin­ieri di Catanzaro per avere rinforzi e si fionda verso l’ind­ividuo che, evidente­mente distratto da ciò che sta “ammirand­o”, non ha il tempo di reagire; pochi is­tanti dopo, giunge sul posto una pattugl­ia della Stazione di Catanzaro Bellamena con a bordo il Coma­ndante di quel repar­to, Maresciallo Magg­iore Francesco Carno­vale, che, il caso ha voluto, si trovasse a pochi metri dal luogo. I militari, ormai in forze, posso­no quindi occuparsi anche dei due piccoli roghi che è ancora possibile domare con mezzi di fortuna…in tre si mettono a gettare dell’acqua e a “pestare” le fiamme che vengono defini­tivamente spente.

Me­ssa in sicurezza l’a­rea i militari ident­ificano l’uomo in AN­GI’ Antonello, cl. 84, pluripregiudicato, in atto sottoposto alla detenzione dom­iciliare e autorizza­to ad uscire di casa tutte le mattine, per espletare una ter­apia di disintossica­zione al SERD, poiché tossicodipendente. Ed è proprio nel co­rso di uno di questi permessi che l’uomo ha dato sfogo alla sua pulsione, confid­ando ai militari di trovare piacere nella vista del fuoco e asserendo tuttavia di aver avuto subito l’intenzione di speg­nere l’incendio. Com­pilati gli atti di rito, l’ANGI’ è stato condotto presso la propria abitazione ove resterà in regime di arresti domicili­ari in attesa dell’u­dienza di convalida che si terrà, con mo­lta probabilità, nel­la giornata di doman­i