Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha conferito 40 nuove Onorificenze al merito della Repubblica italiana (Omri), a uomini e donne che si sono distinti per atti di eroismo, per il loro impegno nella solidarietà e nell’integrazione, in azioni di soccorso, per la loro attività in favore dell’inclusione sociale, la promozione della cultura, della legalità e del contrasto alla violenza.
Cavalieri, ufficiali o commendatori, a secondo dei casi, che il Capo dello Stato ha scelto “motu proprio”, fuori cioè da quelle che sono le tradizionali assegnazioni previste, come per esempio quelle dei cavalieri del lavoro, proprio a sottolineare la straordinarietà dell’evento. Nell’ottobre del 2015 il presidente scelse 18 casi meritevoli. Quest’anno sono più del doppio. Tra quanti sono stati insigniti dell’Inirificenza c’è anche il giornalista calabrese Michele Albanese, nominato Cavaliere al Merito della Repubblica.
Michele Albanese, 56 anni (Catanzaro), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver affermato il valore della legalità e della libera informazione in un contesto con forte presenza criminale”.
Giornalista del Quotidiano del Sud, collaboratore dell’agenzia Ansa e consigliere nazionale della FNSI. E’ costretto a vivere sotto scorta dal 2014 per aver indagato e raccontato le realtà criminali di una delle zone a più alta densità mafiosa d’Italia, la Piana di Gioia Tauro: dal potere delle cosche al ruolo della ‘ndrangheta nelle attività del porto.