Scossa di terremoto a Napoli di magnitudo 3.4

Terremoto-Pozzuoli
Terremoto Pozzuoli, a oveste di Napoli, Campi Flegrei

Terremoti naturali e terremoti da tifo: il caso del Napoli

La terra continua a tremare nella zona dei Campi Flegrei, a ovest di Napoli. Il terremoto di magnitudo 3.4 è stato registrato alle 4.28 di questa mattina dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), a una profondità di circa 3 km. La scossa si è verificata nella stessa area che lo scorso 18 aprile è stata interessata da uno sciame sismico con il susseguirsi di sei terremoti in un solo giorno.

L’epicentro della scossa è stato localizzato a 4 km da Pozzuoli, a 5 da Quarto, 6 da Bacoli e a 10 km da Napoli, a una profondità di 2,7 km nel vulcano Solfatara. Non si segnalano danni a persone o cose, ma la Polizia Municipale e la Protezione Civile del Comune stanno effettuando controlli nelle aree vicine dove si è verificato il movimento tellurico.

Il fenomeno del terremoto dei tifosi del Napoli

Ma non solo terremoto naturale. L’INGV ha infatti registrato le onde sismiche generate nei giorni clou dei festeggiamenti per lo scudetto vinto dal Napoli, come era già avvenuto quando l’Italia ha trionfato nella finale del Campionato Europeo. Una delle stazioni della Rete Sismica Nazionale gestite dall’Istituto è posizionata a circa due km a nord ovest dello stadio Diego Armando Maradona, situato a Fuorigrotta, dove si è disputata la partita. Secondo quanto rilevato dalla sezione INGV di Pisa, guardando il sismogramma è molto evidente il picco in occasione del gol di Osimhen che ha consentito la vittoria. Come pure è marcato l’aumento del rumore di fondo dopo la fine della partita e durante le ore successive.

Gli esperti spiegano che le stazioni sismiche hanno una sensibilità molto elevata e in particolare quelle installate nei centri urbani riescono a registrare anche il rumore antropico che una città produce nella vita quotidiana dominato da alcuni “markers” caratteristici. Le oscillazioni delle curve registrate dalle stazioni di rilevamento mostrano un aumento durante il giorno, un picco massimo intorno alle 8 del mattino, un piccolo calo durante la pausa pranzo e una lieve risalita nel pomeriggio, con una decrescita fino al minimo poco dopo la mezzanotte.

La terra continua a tremare in Campania, e l’INGV monitora costantemente la situazione sismica della zona dei Campi Flegrei, sia per i terremoti naturali che per quelli generati dalle attività antropiche come i festeggiamenti dei tifosi del Napoli. L’elevata sensibilità delle stazioni sismiche consente di registrare anche il rumore antropico, ma allo stesso tempo offre uno strumento importante per monitorare l’attività sismica della regione e prevenire eventuali danni.

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