«La rete Caritas è un presidio fondamentale nel contrasto alle povertà, ancor più per l’adozione di modelli che vanno oltre l’assistenzialismo per privilegiare invece lo sviluppo integrale della persona, nel solco di un metodo che può rivelarsi utile anche sotto il profilo istituzionale».
Pensieri e parole dell’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, che ha voluto suggellare così la fase di dialogo avviata con la delegazione regionale Caritas, nel corso di un incontro svoltosi in Cittadella, presenti don Bruno Di Domenico responsabile del settore promozione umana e politiche sociali della delegazione regionale Caritas, e Raffaele Vidiri, componente dell’equipe regionale Caritas.
Al centro del confronto, l’analisi dello stato di bisogno caratterizzante larghi strati della società calabrese, aggravato oltremisura dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Una realtà segnata da fragilità e precarietà, nella quale si dipana silente ma prezioso il paziente lavoro delle dodici Caritas diocesane calabresi, storicamente utile e negli ultimi mesi ancor più essenziale per fronteggiare l’avanzata delle povertà. «Il metodo Caritas, basato su ascolto ed accompagnamento», ha riconosciuto l’assessore Gallo, «contiene indicazioni valide anche per l’opera delle istituzioni e delle loro articolazioni. È per questo opportuno stringere relazioni nuove e sempre più intense con il mondo Caritas, sia per sostenerne l’operato sia per mutuarne le buone pratiche». Da qui la disponibilità della Regione a favorire la partecipazione della delegazione regionale Caritas al Tavolo delle povertà, di prossima attivazione, «come pure ad ogni altra iniziativa che riguardi la tutela della persona, ad esempio nel campo delle politiche sociali, del servizio civile e della cooperazione sociale», ha precisato Gallo, suggerendo l’avvio di percorso di concertazione e consultazione permanente.