Sono troppe le cose lasciate a metà dal presidente Oliverio. Troppe e mortificanti per il capoluogo di Regione.
Cose che prima dell’inizio di ottobre devono essere risolte se il presidente ha intenzione di lasciare un segno del suo passaggio in una terra che non può più permettersi avventurieri dell’ultima ora. Innanzitutto vorrei sapere quale gioco di prestigio ha di fatto volatilizzato le risorse per il porto di Catanzaro?
Se pur dovessi accettare la giustificazione che non esistono più , vorrei sapere, con chiarezza e senza giri di parole, perché non ci sono e che fine hanno fatto. In secondo luogo restano in sospeso i finanziamenti per la Sp 25 e appesa ad un filo la triste vicenda dell’ospedale Pugliese.
E per ultimo, ma non ultimo per importanza , è tempo di restituire dignità alla politica, la stessa che ha consentito all’ex sindaco di San Giovanni in Fiore, di mettersi alla guida dell’intera Regione e che lui, ingratamente ha spazzato via. I tecnici, sulle cui persone e professionalità nulla da dire, sono un’offesa al senso democratico disegnato e pensato dai nostri padri nel momento in cui , dopo tante lotte, hanno dato a questo Paese la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.
Se il presidente Oliverio ritiene di poter fare a meno della politica nel suo esecutivo, allora per coerenza, rassegni egli stesso le dimissioni e consenta ai cittadini , ai territori di tornare a scegliere democraticamente i propri rappresentanti affinché ognuno si senta responsabile dell’investitura ricevuta e, nel bene o nel male, risponda personalmente e politicamente di alcune scelte.
Consigliere Comunale
Sergio Costanzo