ZES area centrale: i sindaci incalzano il presidente Oliverio

Pugliese Costa Abramo e Mascaro zes

Gli ostacoli procedurali per l’istituzione di una seconda Zona Economica Speciale (ZES) in Calabria dopo quella di Gioia Tauro possono essere superati con un’interpretazione meno rigorosa del Decreto Sud. Il presidente della regione Mario Oliverio e il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico Antonio Gentile sono gli interlocutori naturali che i quattro sindaci delle grandi città dell’area centrale (Sergio Abramo, Paolo Mascaro, Ugo Pugliese ed Elio Costa) hanno individuato per sbloccare una partita che potrebbe essere decisiva per il futuro dell’intera regione.

Questa strategia è scaturita al termine dell’incontro che i sindaci Abramo e Mascaro (erano assenti per problemi personali Pugliese e Costa) hanno avuto con alcuni consiglieri regionali (Wanda Ferro e Mimmo Tallini di Forza Italia, Arturo Bova del PD). Messaggi di adesione all’iniziativa sono venuti dall’on. Pino Galati e dal consigliere regionale Mario Magno. Il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni, ha partecipato all’incontro su delega del senatore Piero Aiello e del consigliere regionale Baldo Esposito, entrambi favorevoli all’istituzione della seconda ZES.

Il consigliere regionale Arturo Bova, sostenendo la tesi che solo una modifica del regolamento sui requisiti delle ZES legate alla portualità può sbloccare la situazione, si è proposto come promotore di un incontro in tempi brevi con il Governatore Oliverio. Incontro che potrebbe tenersi già nella prossima settimana.

Abramo e Mascaro hanno insistito sull’alta valenza della seconda ZES nell’area centrale che potrebbe, opportunamente utilizzata, attrarre notevoli investimenti italiani ed esteri nelle aree industriali e produttive delle tre province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

Per i consiglieri regionali Ferro e Tallini, questa non è una battaglia di schieramento e meno che meno campanilistica. Sia il presidente Oliverio, hanno detto entrambi, a guidare questo processo che deve trovare una forte spinta unitaria in tutte le forze politiche rappresentate in Regione.