Le Giuggiole, la frutta dei nostri nonni

È sempre più vero, alcuni tipi di frutta sono scomparsi dalle nostre tavole, eppure una volta si consumavano con regolarità. Stiamo parlando di un frutto antico e gustoso: le giuggiole.
I più giovani non le conoscono, ma chi ha sulle spalle diverse primavere non può dimenticarle. Attualmente ricordiamo che le giuggiole non hanno valore commerciale, ma chi ha la fortuna di averle in giardino, le custodisce come un tesoro.
Sono originarie dell’Africa e dell’Asia, poi importate in Italia dai Romani.

Modi di dire: “Andare in brodo di giuggiole”

Questo modo di dire è ancora utilizzato, sicuramente non dai più giovani. Il senso di questo antico adagio è quello di stare sereni, trovarsi in uno stato di benessere o di godimento.

Proprietà benefiche

Le giuggiole hanno tantissime proprietà terapeutiche per il nostro organismo.
Questo frutto viene molto utilizzato anche nella medicina omeopatica. Segnaliamo che contengono 20 volte vitamina C in più di qualsiasi agrume.

Dove piantarle?

Il giuggiolo predilige un clima caldo, quindi la Calabria è un’ottima Regione per coltivare questo prezioso albero. Ottimo è posizionare la pianta in luoghi assolati.

Come gustarle?

Le giuggiole possono essere consumate sia crude che cotte. Il loro sapore è gradevole tendente all’acidulo.

Torta con cacao e giuggiole

Mettete in un contenitore due uova e mescolate aggiungendo mano mano dello zucchero di canna 80 g, del burro 15 g (precedentemente sciolto) e 50 g di farina. Può essere utile amalgamare il composto con una frusta elettrica. Continuate a mescolare aggiungendo 20 g di cacao amaro in polvere e poi una bustina di lievito vanillato. A questo punto versate i tocchetti di giuggiole (bastano 15 frutti), e mescolate il tutto con un cucchiaio. Riponete il composto in una teglia, potete anche ricoprirla di carta forno. Cuocete a forno caldo circa 180′ per mezz’ora. Se volete potete aggiungere, dopo che la torta si sarà raffreddata, dello zucchero a velo.