Allarme processionaria a Catanzaro: scatta l’obbligo di intervento

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Processionaria

Processionaria del pino, il sindaco di Catanzaro firma un’ordinanza: obbligo per i proprietari di aree verdi di ispezionare, rimuovere e distruggere i nidi per tutelare salute pubblica e ambiente

Il Comune di Catanzaro dichiara guerra alla processionaria del pino. Il sindaco Nicola Fiorita ha firmato un’ordinanza urgente a tutela della salute pubblica e dell’igiene ambientale, con l’obiettivo di contrastare la diffusione di questo pericoloso parassita, particolarmente attivo nei mesi primaverili.

Il provvedimento interessa direttamente tutti i proprietari o gestori di aree verdi, giardini, cortili, alberature e zone boschive presenti sul territorio comunale. Questi sono chiamati a effettuare con sollecitudine accurate ispezioni sugli alberi di loro competenza, in particolare sulle conifere – come pino silvestre, nero, marittimo, domestico e diverse varietà di cedro – specie notoriamente vulnerabili alla Thaumetopea pityocampa, nome scientifico della processionaria.

Nel caso venga accertata la presenza dei nidi, l’ordinanza impone la loro immediata rimozione attraverso il taglio dei rami infestati e la successiva distruzione, adottando tutte le misure di protezione individuale necessarie per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve, noti per provocare gravi reazioni allergiche sia negli esseri umani che negli animali domestici.

Interventi alternativi e integrati

L’ordinanza prevede anche soluzioni alternative qualora la rimozione meccanica risulti impraticabile per motivi tecnici – come l’altezza eccessiva degli alberi, la presenza di traffico stradale o condizioni del terreno che impediscono l’uso di piattaforme aeree. In questi casi, è consentito l’uso di trattamenti chimici e microbiologici, a patto che vengano impiegati prodotti autorizzati e in linea con le normative vigenti.

Tra le soluzioni consigliate, anche l’utilizzo di trappole a feromoni per il controllo della popolazione adulta (da posizionare tra maggio e giugno), trappole adesive sul tronco a partire da febbraio e sistemi di raccolta con collari per intercettare le larve durante la loro discesa in processione verso il suolo.

Per quanto riguarda i trattamenti fitosanitari, viene segnalato l’impiego di Bacillus thuringiensis (ceppo PB54), un insetticida biologico che agisce esclusivamente sulle larve, bloccandone l’alimentazione. In alternativa, si può ricorrere ai trattamenti endoterapici, come l’uso dell’Abamectina, da iniettare direttamente nel sistema linfatico della pianta.

Le spese per gli interventi di ispezione e bonifica sono completamente a carico dei proprietari o conduttori delle aree interessate. Inoltre, viene imposto il divieto assoluto di abbandonare o smaltire i rami infestati – soprattutto nel circuito dei rifiuti organici – pena l’applicazione di sanzioni.

Per ulteriori dettagli e per consultare la banca dati dei prodotti fitosanitari autorizzati, è disponibile il portale ufficiale del Ministero della Salute: fitosanitari.salute.gov.it