Calabria: alla ricerca del porcino reale

Il porcino reale o boletus regius è un fungo buono da mangiare ancora poco conosciuto e apprezzato in Calabria. Amato dagli estimatori, troppo spesso viene considerato dai non esperti come un fungo velenoso. I suoi colori sgargianti sicuramente non aiutano, infatti spesso si ritiene che le tinte vivaci siano espressione di un fungo malefico.
Anche in Calabria è ricercato. Ci si organizza con amici o in solitaria per raccoglierlo. Il boletu regius ha il gambo di colore giallo intenso, anche la spugna sotto il cappello è gialla. La cuticola invece è di colore rosacea.

La vegetazione

Il porcino reale cresce principalmente sotto i faggi e castagni. Il periodo più indicato per la raccolta inizia intorno alla fine dell’ estate e termina in autunno inoltrato.

Come si cucina il porcino reale?

Del boletus realis si cucina principalmente il cappello e una parte di gambo. Quella finale, non è buona da mangiare, infatti va eliminata. La preparazione di questo fungo può essere assai varia, dal classico risotto, a un buon timballo al forno. Ognuno ha la sua ricetta preferita.

Il porcino reale fritto

Dopo aver levato la parte finale e pulito per bene il fungo con una pezzetta bagnata, il nostro porcino reale è pronto per essere cucinato. Questa volta lo prepareremo fritto. Tagliamolo a fettine, non troppo sottili, e impaniamolo possibilmente con farina di semola. Versiamo i funghi nell’olio caldo, possibilmente di arachidi. Appena sarà bello dorato, togliamolo dall’olio e asciughiamolo con carta assorbente. Gustiamolo bello caldo, aggiungendo un pizzico di sale.

Curiosità

Il boletus regius o porcino reale viene definito re dei porcini. Spesso nasce in maniera gregaria, come tutte le boletacee.

Essicazione

Essiccare il fungo è un ottimo modo per conservarlo. Basta tagliarlo a fettine in dei canestri e lasciarlo asciugare al sole per qualche giorno, esclusivamente durante le ore calde.