Solstizio d’estate: quando la natura e l’astronomia si incontrano

Solstizio d'estate
Solstizio d'estate

Il solstizio d’estate, quando il sole raggiunge l’apice nel giorno più lungo

Il 21 giugno segnerà il momento culminante dell’emisfero boreale, quando il Sole raggiungerà il punto più alto della sua traiettoria nel cielo. Questo giorno, noto come solstizio d’estate, rappresenta l’inizio ufficiale della stagione più calda per questa parte del mondo nel 2023, e avverrà precisamente alle 16:58 ora italiana. Durante questo istante, il Sole apparirà al punto più alto rispetto all’orizzonte e, se ci trovassimo al Tropico del Cancro, sembrerebbe perpendicolare sopra le nostre teste. Quindi, prepariamoci per il giorno più lungo dell’anno e tutte le sue festività associate.

Il giorno più lungo dell’anno si verifica durante il solstizio d’estate. Le stagioni astronomiche sono definite da quattro momenti distinti: due equinozi (primavera e autunno) e due solstizi (estate e inverno). Questi eventi sono determinati dall’orbita della Terra intorno al Sole e dall’inclinazione dell’asse di rotazione del nostro pianeta, che è di circa 24° rispetto al piano dell’orbita. È proprio questa inclinazione che influenza il moto apparente del Sole nel nostro cielo.

Nell’emisfero settentrionale, il solstizio d’estate rappresenta il momento in cui il Sole raggiunge la sua massima elevazione apparente. Dopo il solstizio d’inverno, le giornate diventano progressivamente più lunghe, raggiungendo la parità tra ore di luce e buio all’equinozio di primavera, e raggiungendo il massimo di ore di luce nel giorno del solstizio d’estate. Nei luoghi più settentrionali del mondo, come il Circolo polare artico, il Sole non tramonta mai durante questa giornata. Dopo il solstizio d’estate, le giornate iniziano gradualmente a diminuire di durata.

Al contrario, nell’emisfero meridionale, le ore di buio superano quelle di luce durante il solstizio d’estate, culminando in 24 ore di buio al Circolo polare antartico. Le stagioni si invertono rispetto all’emisfero settentrionale.

Non solo la Terra, ma anche gli altri pianeti del Sistema solare hanno i loro solstizi d’estate e le loro stagioni, sebbene siano molto diverse dalle nostre. Analogamente a quanto accade sulla Terra, si parla di solstizi d’estate per gli altri pianeti quando il loro polo nord è inclinato verso il Sole, mentre si parla di solstizi d’inverno quando il polo sud si rivolge verso la nostra stella. Ad esempio, su Marte, il suo asse di rotazione ha un’inclinazione simile a quello della Terra (circa 25° rispetto ai circa 24° terrestri), ma le stagioni marziane durano circa il doppio di quelle terrestri e sono più difficili da definire con precisione.

Il solstizio d’estate è atteso e celebrato in molti Paesi di tutto il mondo, anche se in Italia preferiamo festeggiare Ferragosto. Nel Regno Unito, ad esempio, le persone si riuniscono ancora oggi a Stonehenge per assistere all’alba del solstizio, poiché si ritiene che la struttura circolare di pietre sia strettamente legata al moto apparente del Sole. Puoi seguire lo streaming in diretta dell’evento di quest’anno su YouTube. Altre celebrazioni significative si svolgono durante il Midsummer in Scandinavia e durante la Kupala Night nei Paesi dell’Europa orientale. Inoltre, più vicino a noi, ricordiamo i tradizionali fuochi del solstizio che illuminano il Tirolo.