Spiagge e Fondali Puliti 2025: Legambiente lancia la 35ª edizione

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Dal 4 al 6 aprile, oltre 90 iniziative in tutta Italia per la 35ª edizione di ‘Spiagge e Fondali Puliti’: Legambiente e i suoi volontari scendono in campo contro l’inquinamento marino e la plastica

Dal 4 al 6 aprile, in occasione della Giornata nazionale del mare, si svolgerà la trentacinquesima edizione della storica campagna “Spiagge e Fondali Puliti” promossa da Legambiente. Un’iniziativa che da anni mobilita centinaia di cittadini e volontari lungo le coste italiane per monitorare e raccogliere i rifiuti abbandonati, un’iniziativa che coinvolgerà quest’anno oltre 90 azioni di pulizia in tutta Italia. Non solo le regioni costiere, ma anche quelle dell’entroterra saranno protagoniste, grazie alla presenza di fiumi e laghi che, come il mare, risentono dell’inquinamento da plastica.

Con il supporto di Sammontana, partner principale, e la partecipazione di circa 78 circoli locali di Legambiente, il movimento per un mare pulito si espande, toccando ben 17 regioni italiane. Centinaia di volontari – tra cui studenti, associazioni, aziende e amministrazioni comunali – scenderanno in campo armati di pinze raccogli-rifiuti e guanti, per dare un contributo concreto alla lotta contro l’inquinamento marino. L’obiettivo? Un mare libero dalla plastica, in linea con la missione dell’Unione Europea “Restore our Ocean and Waters” per il 2030.

La battaglia contro il marine litter, ovvero i rifiuti abbandonati in mare, è più urgente che mai. Secondo l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), ogni anno tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, con una previsione che, entro il 2040, vedrà triplicare le emissioni di plastica negli ecosistemi acquatici. Tra gli animali a rischio, numerose specie di megafauna marina, tra cui cetacei, foche e tartarughe, soffrono gli effetti di un inquinamento che minaccia la loro sopravvivenza. Non solo l’ingestione diretta di plastica e microplastiche, ma anche gravi alterazioni del ciclo riproduttivo di queste specie.

Legambiente non solo denuncia la problematica, ma fornisce anche dati concreti con l’indagine “Beach Litter 2025”, una delle più grandi campagne di citizen science, che ha monitorato ben 63 spiagge in 13 regioni. I risultati parlano chiaro: sono stati raccolti 56.168 rifiuti, con una media di 892 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. In confronto al 2024, la situazione è peggiorata, con il 28% delle spiagge monitorate classificate come “sporche” o “molto sporche”. Solo il 27% delle spiagge sono risultate “molto pulite”, in calo rispetto al 42% dell’anno precedente.

Tra i rifiuti più comuni, la plastica resta il nemico principale, con il 77,9% degli oggetti trovati sulle spiagge fatti di questo materiale. Tra questi, i prodotti monouso, come bottiglie, tappi e reti da pesca, rappresentano ancora il 40,5% dei rifiuti, nonostante la direttiva europea che li vieta. Un altro grande problema sono i mozziconi di sigaretta, che continuano a essere trovati in gran numero sulle spiagge, con una media di 7 ogni 10 metri lineari.

Tra i 10 rifiuti più comuni nelle spiagge italiane, troviamo pezzi di plastica, tappi e coperchi, pezzi di polistirolo, salviette umide e materiali da costruzione. La situazione è particolarmente critica per le spiagge più frequentate, dove il 33,2% dei rifiuti trovati sono bottiglie e contenitori di plastica, seguiti dai mozziconi di sigaretta e dai cotton fioc, questi ultimi vietati dal 2019 in Italia.

Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, sottolinea l’importanza di continuare questa lotta per la salvaguardia dei nostri ecosistemi marini. “Grazie ai volontari, alle associazioni, alle istituzioni e alle aziende, il lavoro di monitoraggio e raccolta dei rifiuti ha portato a una sensibilizzazione crescente”, ha dichiarato Zampetti. “Ma il nostro impegno non finisce qui: è fondamentale ridurre l’uso dei prodotti monouso, che continuano a inquinare nonostante le normative europee. Il mare ce lo chiede, e anche il nostro futuro”.

Le iniziative in Calabria
In Calabria, la campagna di Legambiente coinvolgerà diverse località, con eventi di pulizia programmati per il weekend del 5 aprile. Tra questi, la pulizia della spiaggia di Punta Pellaro (Reggio Calabria), organizzata dal circolo Legambiente “Città dello Stretto” e dalla Pro Loco Reggio Sud, e l’iniziativa a Sovereto (Crotone), organizzata dal circolo Legambiente Le Castella. Altri eventi di raccolta rifiuti sono previsti nelle giornate successive a Crotone, Corigliano-Rossano e in altre località calabresi.

Un’azione internazionale
La mobilitazione di Legambiente non si limita all’Italia. Con la trentaduesima edizione della campagna internazionale Clean-up the Med, l’organizzazione ha coinvolto 80 enti in 15 Paesi del Mediterraneo, per combattere l’inquinamento delle coste e dei fondali marini. Da Tabarka in Tunisia a Rmod in Marocco, passando per la Libia, la Spagna, la Croazia, la Grecia e Malta, Legambiente sta unendo le forze con associazioni locali per un’azione collettiva a favore della salute dei mari mediterranei.

Con il supporto di tutti, questa campagna può fare la differenza. Partecipando alla raccolta, ognuno può contribuire a ridurre l’inquinamento e sensibilizzare verso un futuro più sostenibile, come recita lo slogan della campagna: “Spiagge pulite? Pinzaci tu”.