Tortora, la prima porta della Calabria tirrenica tra mare cristallino, borgo medievale e storia millenaria: viaggio nella perla della Riviera dei Cedri dove natura, fede e cultura si incontrano
TORTORA (CS), 24 MAG 2025 – Sospesa tra il blu profondo del Mar Tirreno e il verde imponente del Parco Nazionale del Pollino, Tortora è la prima gemma che apre le porte della Calabria settentrionale tirrenica, al confine con la Basilicata. Affacciata sul suggestivo Golfo di Policastro, la cittadina promette ai visitatori un’esperienza ricca di bellezza naturale, patrimonio storico e tradizioni antiche, nel cuore della profumata Riviera dei Cedri.
Un territorio tra mare e montagna
La peculiarità di Tortora sta nella sua straordinaria varietà paesaggistica. In pochi chilometri si passa dalle spiagge attrezzate della costa ai rilievi montuosi del Pollino, creando un ecosistema ricco e variegato. Questo mosaico naturale ha favorito una biodiversità unica, che un tempo ospitava persino la tartaruga greca, oggi purtroppo minacciata dalla cementificazione incontrollata.
Il lungomare, ben curato e accogliente, rappresenta una delle principali attrattive per i turisti, mentre l’incontro tra il fiume Noce e il mare regala scorci panoramici di grande suggestione.
Un borgo ricco di storia e spiritualità
Tortora non è solo mare: il suo cuore antico è un borgo medievale che conserva intatti i segni di una storia millenaria. Le viuzze del centro storico raccontano antichi mestieri e tradizioni, come la lavorazione della seta e la coltivazione della canna da zucchero, che qui sopravvivono nella memoria e nell’artigianato locale.
Tra le testimonianze storiche spicca Palazzo Lomonaco, che il 3 settembre 1860 ospitò Giuseppe Garibaldi e i suoi generali nel corso della celebre Spedizione dei Mille. Ma Tortora è anche un centro di profonda devozione cattolica, con dieci chiese distribuite sul territorio. Da non perdere il Convento francescano con la Chiesa della Santissima Annunziata e la statua lignea di Sant’Antonio da Padova, o la Chiesa Madre, che custodisce preziosi argenti sacri e una tela della scuola di Mattia Preti.
Il dialetto e le tracce di civiltà antiche
Passeggiando per le vie del borgo, si può ascoltare ancora oggi il dialetto locale, ricco di influenze linguistiche che raccontano le molte dominazioni che si sono susseguite nei secoli: greche, arabe, francesi, spagnole. È una lingua viva, che rappresenta un ponte tra passato e presente.
Il Museo Archeologico di Blanda: un viaggio nel tempo
A rendere ancora più affascinante l’identità di Tortora è il Museo Archeologico di Blanda, situato nello storico Palazzo Casapesenna. Grazie a tecnologie immersive e interattive, il museo racconta oltre 35.000 anni di storia del territorio: dal Paleolitico alla Blanda Julia romana, passando per la necropoli di San Brancato. Un percorso coinvolgente che unisce scienza, storia e cultura materiale in un’unica esperienza museale.
Una destinazione da vivere
Tortora si conferma una meta ideale per chi cerca un turismo lento, autentico e multisensoriale. Mare cristallino, montagne ricche di sentieri, un patrimonio storico e culturale di grande valore e una cucina che esalta i sapori del Mediterraneo: tutto questo rende Tortora una perla della Riviera dei Cedri che merita di essere scoperta e vissuta in ogni stagione.