Capitelli Brettii: il restauro che racconta la storia di Tiriolo

Capitello Corinzio Tiriolo TIRIOLO, post 300 a. C - ca 200 a. C.
Capitello Corinzio Tiriolo TIRIOLO, post 300 a. C - ca 200 a. C.

Un’esposizione temporanea a Tiriolo celebrativa delle virtù militari e della raffinatezza culturale dei Brettii, in onore del 210° anniversario della fondazione dell’arma dei Carabinieri

TIRIOLO (CZ), 4 GIU 2024 – In occasione del 210° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che si celebrerà il prossimo 5 giugno, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone ha organizzato una speciale esposizione temporanea. Questo evento, aperto al pubblico, mira a rendere omaggio all’Arma dei Carabinieri e al loro encomiabile servizio, mettendo in mostra importanti testimonianze archeologiche recentemente restaurate dei Brettii, un antico popolo italico ellenizzato, rinvenute nella vicina Tiriolo (CZ).

L’esposizione comprende una selezione di reperti di grande valore storico e culturale, tra cui quattro capitelli, un elmo e delle monete, che offrono uno spaccato essenziale della cultura e delle virtù militari dei Brettii. Questi oggetti illustrano le abilità belliche che resero i Brettii celebri nell’antichità e molto richiesti come mercenari da parte di importanti sovrani ellenistici.

Uno dei pezzi di maggiore interesse è un elmo in bronzo proveniente dalla località Donnu Petru. Sebbene manchi dell’apice “a bottone” a causa di un antico restauro, questo elmo rappresenta una tipologia comunemente adottata dalla fanteria leggera brettia. La sua iconografia è documentata anche nelle monete brettie, che raffigurano guerrieri con scudo ovale e lancia, una tipologia di elmo che sarà poi adottata dai legionari romani a partire dalla metà del III secolo a.C.

In esposizione vi è anche una moneta in bronzo, il cui conio fu probabilmente opera di un artista greco o di un incisore ellenizzato. Questa moneta presenta sul dritto la testa di Zeus e sul rovescio un fante elmato in assalto, a testimonianza dell’influenza culturale ellenica sui Brettii.

Un’altra eccezionale testimonianza della raffinatezza e del prestigio della società brettia sono i quattro capitelli di tipo ionico-italico, realizzati in pietra locale e riccamente dipinti. Questi capitelli, recentemente ricomposti e restaurati dalla Soprintendenza, adornavano un edificio monumentale attualmente in corso di scavo nell’ex campo sportivo di Tiriolo, in località Giammartino, ora parco archeologico. La presentazione di questi capitelli rappresenta un’anteprima assoluta e offre un raro sguardo sulla ricchezza e l’eleganza architettonica dei Brettii.

Questo evento segna l’inizio di una serie di iniziative attraverso le quali la Soprintendenza intende valorizzare il prezioso patrimonio archeologico del territorio, evidenziando i proficui rapporti di collaborazione con le istituzioni locali. La realizzazione dell’esposizione è stata possibile grazie all’impegno straordinario dello staff della Soprintendenza e al patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, del Comune di Catanzaro, del Comune di Tiriolo, dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro e del Museo Civico Antiquarium di Tiriolo – Tiriolo Antica. Questi enti hanno contribuito significativamente all’organizzazione degli spazi espositivi, rendendo possibile la valorizzazione di queste importanti testimonianze storiche.

L’esposizione rappresenta un’importante occasione per il pubblico di avvicinarsi alla storia dei Brettii e di apprezzare l’impegno nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

locandina evento
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