Medioevo e innovazione: Il vero volto della Calabria centrale jonica

Club Rotary, rivivere la grandezza del Medioevo in Calabria
Club Rotary, rivivere la grandezza del Medioevo in Calabria

Esplorando il Medioevo in Calabria attraverso i monumenti e la storia

Il complesso monumentale di San Giovanni a Catanzaro è stato il palcoscenico per la presentazione di un progetto scientifico ambizioso promosso da sei club rotariani del Distretto 2102. L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di pubblicare un libro che ripercorra la storia millenaria della Calabria centrale jonica durante l’età medievale. Il libro intende sfatare l’idea comune che definisce il Medioevo come un periodo di stagnazione, sminuendone così la portata delle innovazioni e del progresso dell’umanità.

La Soprintendente dei Beni Culturali di Catanzaro e Crotone, la dott.ssa Stefania Argenti, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel promuovere lo sviluppo culturale del territorio. I sei club rotariani hanno dimostrato la volontà di lavorare insieme, senza rivendicazioni campanilistiche, per valorizzare e sensibilizzare il territorio. La zona presa in considerazione è quella del medio Jonio calabrese, e i club Rotary coinvolti sono: Catanzaro, Catanzaro Tre Colli, Crotone, Corigliano-Rossano-Sybaris, Rossano Bisantium e Santa Severina. La Soprintendente ha elogiato l’efficacia con cui il Rotary del Distretto 2102 sta trasmettendo buone pratiche e sensibilizzando la comunità locale.

L’evento è stato aperto dai saluti della presidente del Rotary Catanzaro, Francesca Ferraro, e del presidente del Rotary Catanzaro Tre Colli, Rocco Reina. Successivamente, il dott. Salvatore Bullotta, rappresentante del comune di Catanzaro, ha patrocinato l’iniziativa. Il coordinatore del progetto, Salvatore Foti, past-president del Rotary Crotone, ha spiegato il motivo per cui il periodo in esame è stato definito “Sconosciuto”. Nonostante la Calabria centrale jonica abbia rappresentato una frontiera unica per almeno due secoli, un punto di incontro tra il mondo occidentale e orientale, la conoscenza di questo periodo è rimasta limitata ad alcuni accademici e poco conosciuta dal grande pubblico. Per la stesura dei testi del libro, i club Rotary si avvarranno della collaborazione di archeologi, storici ed esperti di alto profilo. Saranno stampate 1500 copie del libro, la maggior parte delle quali sarà donata alla Pubblica Amministrazione, agli enti ecclesiastici e alle associazioni benemerite che gestiscono i beni culturali presenti nella pubblicazione.

Le relazioni introduttive sono state affidate al dott. Gregorio Aversa, direttore del Museo Archeologico di Crotone, e al Prof. Vincenzo Naymo, i quali hanno fornito un inquadramento storico-topografico del progetto. Gli interventi hanno riguardato diversi temi, tra cui il sistema delle torri costiere a cura del dott. Francesco Cosco, l’importante sito di Scolacium, Squillace e i Loci Cassiodorenses, presentati dalla dott.ssa Chiara Raimondo, e infine Catanzaro e la Chiesa di Sant’Omobono, illustrati dal dott. Alfredo Ruga. Tutti gli interventi sono stati accolti con grande apprezzamento dalla numerosa platea presente, tanto che molti sono rimasti in piedi per poter godere appieno delle relazioni che, pur avendo uno scopo divulgativo, hanno offerto una prospettiva nuova e scientificamente fondata grazie alle recenti scoperte archeologiche e storiche.

La conclusione dei lavori è stata affidata al prof. Alfredo Focà, Past-Governor rotariano, il quale ha ricordato la sua esperienza come docente di storia della medicina presso l’Università Magna Graecia. Il professor Focà ha evidenziato come durante il Medioevo ci siano stati importanti progressi nel campo medico compiuti da figure che possiamo considerare precursori dei medici moderni. Ha sottolineato anche l’alto valore culturale dell’iniziativa, in linea con il primo principio rotariano che incoraggia ogni rotariano a contribuire al miglioramento della qualità della vita delle persone nella propria comunità. Questo è l’obiettivo comune che unisce i sei club del Distretto 2102: promuovere la cultura e l’umanità del territorio in cui vivono.

Il progetto sarà presentato anche in altri luoghi dell’area considerata, con eventi fissati per il mese di giugno. Il 17 si terrà l’incontro a Corigliano, mentre il 22 sarà la volta di Crotone. Queste occasioni permetteranno ad altri prestigiosi professionisti coinvolti nel progetto di condividere aspetti del Medioevo attraverso preziosi contributi scientifici. Tra gli esperti che parteciperanno ci sono il dott. Francesco Cuteri di Rossano, il dott. Eugenio Donato che si occuperà del sistema difensivo costiero, il dott. Antonio Aprelino per il Castello di Corigliano e la Prof.ssa Marilisa Morrone per Santa Severina. Sarà un’opportunità per arricchire ulteriormente il quadro conoscitivo di questo Medioevo sconosciuto e valorizzare il patrimonio storico-culturale della Calabria centrale jonica.