Festival d’Autunno: Paolo Talanca “spiega” i cantautori

Locandina Festival d'Autunno

Ieri sera, Catanzaro ha avuto come ospite di eccezione Paolo Talanca. Infatti, durante il Festival d’Autunno che si è tenuto presso la Villa Comunale della città, il critico musicale famoso per il suo “Canone dei cantautori”, ha illustrato il suo pensiero analizzando la poetica di alcuni cantautori italiani.

Antonietta Santacroce Direttore Artistico

Una serata all’insegna della musica

Si è trattato non solo di un’esposizione orale basata su uno studio e una ricerca approfondita, ma anche attraverso l’ascolto di brani famosi di Gino Paoli e Luigi Tenco, giusto per citarne alcuni.

Illustrare il fenomeno dei cantautori italiani è veramente arduo in una sola serata.

Paolo Talanca e Antonietta Santacroce

La musica dei cantautori come materia scolastica

È da tempo che si sta cercando un nesso tra la poesia “ufficiale” e le liriche delle canzoni. La finalità è quella di nobilitare alcuni cantautori da “cantastorie” a poeti. La questione è controversa, ma è anche vero che stanno aumentando le tesi di laurea su musicisti e autori di testi.

È da anni che Talanca si esprime favorevolmente per l’introduzione dello studio delle liriche dei cantautori nelle scuole. L’analisi dei testi, spesso legati alla realtà, descrivendo pensieri politici e non, potrebbe spiegare fatti di cronaca e di costume in maniera più diretta e immediata.

Paolo Talanca durante la serata

Ne è convinta anche il Direttore Artistico del Festival, Antonietta Santacroce:Un approccio innovativo nello studio della storia della musica italiana che dovrebbero conoscere tutti coloro che amano la musica made in Italy e tutti quei cantautori che l’hanno resa unica nel mondo”.

La cultura a sud come scommessa

Paolo Talanca è rimasto piacevolmente colpito in positivo sia per l’organizzazione catanzarese sia per il pubblico presente presso Villa Margherita. Ha espresso così il suo pensiero tramite la sua pagina Facebook.

Un momento della serata

“Il Sud Italia è differente, l’ho sempre detto: hanno un amore e un rispetto per la cultura prezioso e d’altri tempi.
Il Festival d’Autunno ha un’organizzazione impeccabile. Merito della direttrice artistica Antonietta Santacroce; hanno iniziato sedici anni fa, facendo numeri decisamente notevoli con concerti di musica barocca. Una rivoluzione. Il futuro è di chi ha visione prospettica, competenza, passione e una buona dose di coraggio.”

Critico musicale e non solo…

Paolo Talanca non è solo critico musicale presso “Il Fatto Quotidiano”, ma è anche direttore artistico dell’Osteria delle Dame di Bologna e insegnante. È stato anche nella giuria del Premio Tenco e in quella del Premio Lunezia.

Ha all’attivo diverse pubblicazioni sempre riguardanti la musica che spaziano dall’analisi generale alle monografie come quella su Ivan Graziani, abruzzese come lui. Infatti, Talanca è nato a Pescara nel 1979 anche se vive nella sua provincia, a Montesilvano, precisamente.

Ha una grande capacità di analizzare percorsi artistici di cantautori discostandosi da ciò che il pubblico percepisce a ciò che è un’attenta visione di scelte musicali. Famosa è la sua dissertazione circa la carriera artistica di Claudio Baglioni dopo gli anni Novanta, in cui si fa notare una netta differenza con la produzione precedente, più accurata e di spessore.

Ancora da Facebook è il seguente post: “Ci sono canzoni che rappresentano delle pietre miliari, e dopo quelle lì le cose non sono più come prima. Da dove deriva quella perla meravigliosa di “Costruire” di Niccolò Fabi? E la bellezza poetica e musicale di una canzone può accordarsi con i media? Con la televisione? Con il melodramma? Con la dolcezza fatale?
Quante risposte in una sola canzone.”
(il riferimento è a Fossati, ndr)

Le “voci” della serata a Catanzaro

La serata è stata anche l’occasione per ascoltare dei brani famosi e storici che da un lato hanno trovato un approfondimento minuzioso e dall’altro l’interpretazione affidata a quattro giovani voci calabresi; cantanti che già si erano messi in mostra nei talent e nei concorsi nazionali. Meritano una menzione anche per l’apporto importante della serata: Flavia Critelli, Noemi Talarico, Nicolò Fulciniti e Maria Carmen Mendolia, quest’ultima vincitrice anche del Festival della canzone italiana di New York.

A Talanca il merito di essere invece l’interprete di poetiche in note che nulla hanno da invidiare ai poeti tradizionalmente riconosciuti dagli studiosi di letteratura e lingua italiana.

Siamo sicuri che il pubblico presente ne sia uscito più arricchito e magari da oggi ascolterà la stessa canzone famosa con un orecchio diverso.

Annamaria Gnisci