Festival leggere&scrivere: il caso Sigonella con Stefania Craxi e Mario Caligiuri

Mario Caligiuri
MARIO CALIGIURI

VIBO VALENTIA, 12 OTT 2017 –  La sezione musicale “Carta Canta” di Leggere&Scrivere ottiene, anche per la sesta edizione, un grande successo tra il pubblico vibonese e non solo. Ieri, infatti, doppio appuntamento per la kermesse ideata dal Sistema Bibliotecario Vibonese: alla chiesa di san Michele, all’interno dell’evento “Greta à jamais”, si è tenuto il concerto del prestigioso duo chitarristico composto da Alessandro Blanco e Giuseppe Sinacori. Il duo Blanco Sinacori, affermato a livello internazionale con un’attività concertistica che dall’Italia ha presto incontrato il pubblico di quattro continenti, ha eseguito brani dal repertorio di Bellini e di Puccini. A palazzo Gagliardi invece tutto al completo per l’eclettico cantante Morgan con lo spettacolo “Fuori dal tempo. La storia e le canzoni di un protagonista del pop italiano”.

Oggi, nella quarta giornata della kermesse, tra i tanti appuntamenti, Stefania Craxi ha presentato il libro del padre Bettino, La notte di Sigonella (Mondadori, 2015), conversando con Mario Caligiuri, ex assessore regionale e docente universitario all’Unical. “Trentadue anni dopo – ha detto Stefania Craxi – possiamo dire che il caso Sigonella rappresenta una delle più belle pagine della storia italiana. Una storia di umanità e un atto di orgoglio nazionale. Garantì credibilità all’Italia nello scenario internazionale e mediorientale. Purtroppo – ha aggiunto – su questa vicenda aleggia un fantasma su Craxi culminato con l’esilio in seguito a Tangentopoli”. L’affaire Sigonella è un caso senza precedenti nella storia della Repubblica italiana. Una cellula dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) nel 1985 dirotta la nave Achille Lauro con a bordo passeggeri civili e richiede la liberazione di 50 prigionieri palestinesi per liberare l’Achille Lauro e gli ostaggi a bordo. Il presidente del Consiglio, Bettino Craxi, cerca fin da subito di mediare e di raggiungere una soluzione politica tra Israele, USA, Egitto e Autorità palestinese. La nave viene attraccata in Egitto e i terroristi vengono trasportati, appunto, nella base Nato di Sigonella, in Sicilia. Vengono arrestati – su mandato del Governo italiano – i dirottatori ma gli Stati Uniti richiedono l’estradizione del mediatore per l’OLP, Abu Abbas, rimasto a bordo dell’aereo nella base, considerato dagli americani un terrorista. L’Italia non accoglie le richieste degli USA e porta Abbas in salvo a Belgrado. Reagan, presidente statunitense, in un primo momento ostile alla decisione di Craxi, accetta e invia personalmente una lettera al presidente del Consiglio per distendere i rapporti tra i due Paesi. Una vittoria per la sovranità nazionale italiana, che evidenzia il grande coraggio di Craxi. “Dal ’76 al ’93 – ha detto Caligiuri – Craxi ha ricoperto un ruolo principale nella politica italiana ed è stato un protagonista della Prima Repubblica. Un libro necessario che si inserisce nel contesto della Guerra Fredda. È molto significativo che di questa vicenda se ne parli all’interno del viaggio culturale promosso da Gilberto Floriani, il Festival Leggere&Scrivere”.