Il Politeama rilancia Catanzaro come città d’arte viva e partecipata

Teatro Politeama
Teatro Politeama

Catanzaro si trasforma in un palcoscenico diffuso grazie alla sinergia tra Fondazione Politeama e Accademia di Belle Arti: al via “Sciò! Il teatro, fuori” e “Performing Festival”

Catanzaro si prepara a vivere un mese di maggio all’insegna dell’arte performativa e della sperimentazione culturale con il debutto di due rassegne dallo spirito innovativo: Sciò! Il teatro, fuori” e “Performing Festival”. Un doppio appuntamento che vedrà la città trasformarsi in un laboratorio creativo diffuso, capace di unire luoghi storici e spazi urbani con linguaggi artistici contemporanei e multidisciplinari.

Promossi rispettivamente dalla Fondazione Politeama e dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, i due progetti – pur distinti – condividono una visione comune: portare l’arte fuori dai luoghi canonici, valorizzare il territorio e coinvolgere le comunità in esperienze immersive, inclusive e partecipative.

“Sciò! Il teatro, fuori”: la città come scena viva

Curato da Settimio Pisano, “Sciò!” nasce come costola del progetto Pro.S.A., finanziato dalla Regione Calabria e dalla Camera di Commercio Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, e si sviluppa in collaborazione con Performing Festival. In programma, sette performance dal respiro internazionale che uniscono danza, teatro e installazioni urbane, tutte concepite in dialogo con il tessuto urbano della città.

Tra gli appuntamenti più attesi, “Dear Laila” dell’artista palestinese Basel Zaraa (9-11 maggio), esperienza emotiva e immersiva ambientata nelle Gallerie del San Giovanni. Il 10 maggio, la Terrazza del San Giovanni ospiterà “Derniers Feux” del francese Némo Flouret, mentre il Teatro dei Borgia porterà in scena “Medea per strada” su un bus elettrico in movimento dal 13 al 18 maggio, un viaggio fisico e simbolico nella vita di una migrante.

Il 17 maggio, Tony Clifton Circus capovolge le prospettive con “Mission Roosevelt”, performance urbana in cui il pubblico si muove in sedia a rotelle tra le vie del centro storico. Dal 23 al 25, “Real Heroes”, progetto italo-cileno con tecnologia VR e audio 360, porterà lo spettatore tra Europa e Sudamerica, mentre il 25 maggio Elena Antoniu, con “Landscape”, esplorerà i limiti dello sguardo attraverso il corpo femminile. A chiudere il festival, “Not to scale. Fuori scala” (27-29 maggio), autoteatro sperimentale firmato dal duo britannico Hampton-Etchells, in scena al Museo Marca.

“Performing Festival”: arte, corpo e memoria per raccontare il presente

Finanziato dal PNRR e guidato dall’Accademia di Belle Arti, Performing Festival raccoglie il testimone del progetto nazionale “Performing”, che coinvolge 12 istituzioni italiane dell’Alta Formazione Artistica. Fino al 31 maggio, la città ospiterà 14 performance, 10 talk e 2 workshop che esploreranno tematiche attuali come il corpo, la cura, la memoria e il potere del racconto artistico.

Tra gli eventi principali, il 19 maggio l’incontro al Politeama con l’artista guatemalteca Regina José Galindo, che il giorno seguente sarà protagonista della performance “Hasta tu orilla” a Palazzo De Nobili. Il 22 maggio, in Piazza L. Rossi, Daniela Ortiz metterà in scena “The root you pulled out…”, potente narrazione anticoloniale. Dal 20 al 23 maggio, Nezaket Ekici, allieva di Marina Abramović, proporrà un workshop e una performance site-specific intitolata Book Tower.

La tecnologia come nuovo spazio scenico

Grande attenzione anche alle nuove frontiere del digitale: all’Archivio Storico Comunale sarà visitabile per tutto il mese l’installazione Performing nel Metaverso, curata da Sonia Golemme, con una sala VR dove vivere performance internazionali in realtà immersiva.

Focus sulle nuove generazioni

Il 28 maggio, Villa Margherita diventerà il cuore pulsante della creatività giovanile con una giornata dedicata alla Generazione Z. Cinque collettivi e artisti emergenti, tra cui Leonardo Panizza e il duo Kymari, proporranno performance che toccano temi come spiritualità, crisi percettiva e cambiamento climatico.

Una rete di luoghi per una città che si fa scena

Il festival si estende nei luoghi simbolici della città: dall’Accademia di Belle Arti al Teatro Politeama, passando per Villa Margherita, Biblioteca De Nobili, Archivio Storico, Parco della Biodiversità e l’ex Orfanotrofio di Palazzo Rossi. Un progetto che punta alla rigenerazione culturale e sociale di Catanzaro, rendendo l’arte accessibile e diffusa.

Le voci del progetto

«Sciò! è un gesto poetico e politico che vuole risvegliare la città», ha dichiarato Settimio Pisano. Per l’assessora Donatella Monteverdi, «è la dimostrazione di quanto la collaborazione tra enti possa rafforzare il senso di comunità». Soddisfazione anche da parte di Antonietta Santacroce, sovrintendente della Fondazione Politeama, e Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia: «Catanzaro aveva bisogno di questi due festival, che parlano ai giovani e contaminano il territorio di bellezza».

Info e prenotazioni

Alcuni eventi di “Sciò!” richiedono prenotazione sul portale liveticket.it/politeamacatanzaro o telefonando al 0961.501818. Il programma completo del Performing Festival è disponibile su www.prmgfestival.com e sui social ufficiali.