Le coincidenze come motore della vita nel libro di Domenico Dara

Domenico Dara ritaglio copertina libro
Domenico Dara ritaglio copertina libro

Con l’arrivo della bella stagione, torna il momento di scendere in spiaggia e, tra un bagno in mare e una partita a racchettoni, un buon compagno di relax è sicuramente un bel libro da leggere.

Breve trattato sulle coincidenze” è il romanzo, finalista del Premio Calvino 2013, di esordio dello scrittore calabrese Domenico Dara, edito da Nutrimenti edizioni.

Domenico Dara breve trattato sulle coincidenze
breve trattato sulle coincidenze

Il libro è ambientato in Calabria, nel paese di Girifalco nel 1969. Il protagonista è il postino di Girifalco, un moderno Ermete che consegna lettere nel piccolo centro abitato. Egli, diligente e puntale nel proprio lavoro, ha però un piccolo vezzo: apre, legge e trascrive tutte le missive che arrivano e che partono dal borgo. È così che viene a conoscenza della vita altrui, dei sogni, delle speranze e degli amori che vivono tra quelle righe che mittente e destinatario continuano a scambiarsi. Il protagonista, di cui non sappiamo il nome, è spettatore, silente e curioso, delle coincidenze della vita di ogni abitante di Girifalco. Grazie al postino, anche noi lettori possiamo essere testimoni della vita che si svolge all’interno di Girifalco: se in quel periodo il mondo intero era testimone del primo passo sulla Luna, noi, attraverso questo libro, possiamo essere testimoni delle abitudini e della nostalgia di un mondo tanto semplice quanto genuino.

Domenico Dara dona ai suoi lettori una Calabria antica, fatta di gente che accoglie le attese e le fa proprie, quasi come se fossero delle preghiere da dire affinché la vita vada nel verso giusto. I personaggi e che gravitano attorno al postino, sono tutti forgiati dall’arte della lentezza: la vita viene affrontata con calma e se qualcosa deve accadere accadrà con i suoi tempi, è inutile forzare il corso degli eventi. L’autore, inoltre, tra le pagine del romanzo lascia spunti di riflessione, mai banali, che fanno riscoprire la bellezza della calma e delle coincidenze della vita di tutti i giorni.