Libri per migranti: Salvini “batte” il Corano, bene Vespa

Matteo Salvini, selfie, fans
Matteo Salvini, selfie, fans

Gli immigrati odiano Salvini? Non proprio visto che, secondo una ricerca di mercato realizzata dal portale di adv e marketing “Spot and Web” su un campione di 300 immigrati tra i 16 e i 50 anni, al primo posto dei libri più acquistati c’è proprio un libro su Salvini dal titolo “Perché Salvini merita fiducia, rispetto e ammirazione”, guarda caso attualmente in testa anche alle classifiche Amazon.

Il volume, al cui interno ci sono tante pagine vuote ancora da scrivere, è una beneaugurante presa in giro del leader leghista schizzata al primo posto della classifica dei dieci libri più apprezzati dagli immigrati con il 19% delle preferenze. Decisamente un portafortuna visto l’effetto traino che gli accaniti comici antiberlusconiani ebbero sul consenso politico dell’ex premier.

Di poco staccato l’ultimo libro di Bruno Vespa “Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)”, che conquista il 17% delle preferenze degli immigrati di seconda e terza generazione. Un libro utile a capire la storia d’Italia.

Al terzo posto un evergreen internazionale che accomuna bimbi e ragazzi di tutto il mondo, ma anche adulti: “Harry Potter e la pietra filosofale”, il primo capitolo della saga del maghetto di Hogwarts, che piace al 15% degli intervistati.

Quarta Isabella Allende con la sua ultima fatica, “Donne dell’anima mia” (13%): prolifica autrice internazionale, nata a Lima, naturalizzata statunitense e naturalmente adorata presso le comunità di origine ispaniche.

Va forte anche il sacro Corano (10%), nella sua edizione con testo originale e nella versione con anche l’e-book: non solo per la numerosa comunità musulmana ma anche per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla lettura di questo importante volume.

Segue “Impariamo l’italiano” di Cesare Marchi (9%), utilissima grammatica della nostra lingua scritta in modo discorsivo e allo stesso tempo divertente, con aneddoti anche umoristici, disponibile anche in versioni economiche.

Non può mancare la cucina, infatti gettonatissimo è “Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta»”, di Benedetta Rossi (6%): un modo originale e di facile comprensibilità per scoprire la gastronomia italiana.

Molto bene anche “Le fantafiabe di Luì e Sofì” dei Me contro Te (4%), coppia di youtuber ormai famosissimi che ha conquistato anche le platee delle famiglie di immigrati con la sua simpatia e innovativa creatività.
Nona piazza per un superclassico, “Il piccolo principe” (3%), libro che non ha certo bisogno di presentazioni, che vanta oltre 200 milioni di copie vendute e 400 traduzioni; nel viaggio del protagonista si rivedono tanti migranti dei nostri giorni.

Chiude la classifica “I Killer della ‘Ndrangheta” (2%), libro scritto da Klaus Davi che spiega i meandri della criminalità organizzata attraverso le storie epiche dei grandi Killer della mafia più potente del mondo.

Ma quanto leggono gli immigrati? Secondo una ricerca della Fondazione Mondadori di qualche tempo fa, svolta su un campione di bibliotecari di Milano, gli immigrati delle sette nazionalità che maggiormente frequentano le biblioteche rionali di Milano leggono una media di 5,53 libri all’anno ciascuno