Magna Graecia Film Festival: Lillo racconta la fiaba all’italiana di “Tutti per Uma”

Magna Graecia Film Festival Casadonte-Greta Ferro-Di Domenico
Magna Graecia Film Festival Casadonte-Greta Ferro-Di Domenico

Al Magna Graecia Film Festival una fiaba moderna all’italiana dal sapore disneyano che ha fatto riscoprire al cinema italiano un genere inesplorato da tanti anni. A presentare il secondo film in concorso, “Tutti per Uma” di Susy Laude, è stato uno degli interpreti del ricco cast, Lillo, che stasera calcherà il red carpet dell’arena porto. Un’opera corale in cui l’attore “veste i panni di se stesso”, evidenziando la propria passione per i film di genere: “Mi piace tanto lavorare con i giovani registi esordienti a cui mi dono totalmente”, ha commentato Lillo in conferenza stampa raccontando anche le sue prossime uscite con “Il mostro della cripta” e il ritorno alla regia, per il secondo film in coppia con Greg. Il successo del format “LOL” lo ha anche fatto diventare un idolo dei ragazzi sui social: “Le nuove tecnologie offrono opportunità a portata di tutti, instagram mi ha letteralmente salvato la vita durante la pandemia”. 

Lillo premiato ieri sera con il Magna Magna Graecia Award per la comunicazione da Laura Freddi che, nel raccontare la propria esperienza dalla tv di ieri ai nuovi mezzi di oggi, ha espresso la sua felicità nel premiare l’amico e collega. Alle domande di Antonio Capellupo hanno poi risposto i giurati Ivan Carlei, vicepresidente di Rai Fiction, e Francesco Ghiaccio, già regista premiato al Festival per le sue opere prima e seconda “Un posto sicuro” e “Dolcissime”.  Il programma di ieri sera ha previsto anche la proiezione del trailer di “Ho fatto un sogno”, presentato da Michele De Rango, e i contributi di Luisa Gigliotti e Matteo Russo del Calabria Short Movie Film Festival.  

Nel centro storico, al Supercinema e al Chiostro del San Giovanni, partite nella serata di ieri le sezioni rispettivamente dedicate alle opere internazionali – con la proiezione di Mila di Cinzia Angelini e Supernova di Harry Macqueen – e ai documentari con “Opera prima” di Tayu Vlietstra e gli sguardi di Calanria con “Respirando la musica, la vita di Vincenzo Scaramuzza” presentato da Maria Pia Cerulo

L’inaugurazione in arena porto, introdotta da Carolina Di Domenico e Gianvito Casadonte, è partita, invece, omaggiando il grande Nino Manfredi, in occasione del centenario della nascita, e ricordando la scomparsa di Jole Santelli. È stata anche l’occasione di presentare il progetto sociale “Casa Famiglia di Cicala” dell’associazione Ra.Gi. di Elena Sodano, che ha lanciato la raccolta fondi destinata alla costruzione della casa-famiglia. A solcare il red carpet sono stati Greta Ferro, madrina dell’edizione 2021, Ivan Carlei, vice-direttore Fiction Rai 1, l’attore John Savage, presidente di giuria della sezione Opere Prime e Seconde Italiane, accompagnato dalla moglie l’attrice Blanca Blanco, e Lamberto Sanfelice, regista di “Futura”, il primo film in concorso. Tra i momenti di forte emozione, il minuto dedicato al ricordo di Libero De Rienzo, prematuramente scomparso.

In seconda serata, l’incontro con Sanfelice, condotto da Antonio Capellupo, ha evidenziato il forte legame del film con la musica. “Futura” si propone come una sorta di jam session cinematografica in grado di curare il dolore di un ragazzo-padre, coadiuvato dai continui tentativi della figlia di costruire un rapporto con lui. “Futura rappresenta la bambina che permette al padre di crescere”, ha dichiarato Sanfelice.