Mostra “L’essenziale del superfluo: i miei burattini pazzi”di De Santis presso Ex-stac

Mad_Puppet Giampiero De Santis
Mad_Puppet Giampiero De Santis

Il prossimo 20 novembre (20 novembre 2021/4 dicembre 2021) sarà inaugurata la mostra dal titolo “L’ESSENZIALE DEL SUPERFLUO: I MIEI BURATTINI PAZZI” organizzata dall’artista Giampiero De Santis di Sant’Elia di Pentone, che si terrà proprio presso la Palazzina delle Esposizioni Ex – Stac, Piazza Matteotti di Catanzaro.

L’artista, dopo oltre 15 anni di presidenza di un’associazione culturale, che gli ha permesso di conoscere e approfondire diverse materie e toccare diverse situazioni e temi tra cui quelli ambientali, dal 2018 ha iniziato ad occuparsi, da autodidatta, di riciclo artistico-creativo e upcycling con la creazione del progetto “I burattini pazzi”: (omaggio nel nome del progetto a Geppetto/Collodi – creatore di Pinocchio, il burattino nato da un semplice pezzo di legno – e alla pazzia intesa come genialità, sulla scia dell’elogio della follia di  Erasmo da Rotterdam)

Un progetto nato in casa, sviluppatosi quasi per gioco con le proprie figlie, quando è stato creato un micro-laboratorio, nella casa in cui sono stati “dati alla luce” una serie di personaggi di fantasia; burattini   umanoidi – l’omaggio a  Geppetto – creati con il recupero di vecchi oggetti, vecchie scatole di latta, legno, particolari scatole e altri materiali assemblati con bulloni, rondelle, viti recuperate in cantine, garage di amici, conoscenti e familiari. Oggi i burattini formano una famiglia di oltre 80 piccole sculture.

I personaggi assemblati ci raccontano, quasi a corredo, una simpatica e pazza storia (l’omaggio a Collodi) ispirata dal personaggio, storia di pura fantasia, a volte ambientata in un luogo calabrese, altre volte che  racconta vicende  di calabresità. Le storie,  che hanno corredato ogni singola piccola opera dell’autore, hanno tenuto compagnia ai lettori dei social nel lungo periodo legato a chiusure e restrizioni dettate dal Covid. Nel percorso dell’autore, seppur breve, sono nati successivamente, altri due progetti: lo ScARToMatto e il NonSenso. Il primo, lo ScARToMatto, rappresenta una nuova serie di burattini nati dagli scarti dello scarto, cioè tutti gli scarti sono stati raccolti in delle scatole di plexiglass (che formano la pancia/corpo del burattino) quasi a testimoniare il lavoro fatto e trasformarsi in piccole  capsule del futuro, sempre con lo steso fine: usare materiali di scarto da riciclare e recuperare destinandolo a nuova vita.

Il secondo, il NonSenso, rappresenta un terzo micro-progetto che racchiude opere/sculture nate da pensieri legati all’osservazione di alcuni  materiali recuperati o che hanno suscitato nell’artista l’idea di un messaggio interiore  da divulgare. Collage, decollage (anche qui un omaggio stavolta ad un grande calabrese e Catanzarese,  il Maestro Rotella), scultura, pittura, e altre tecniche miste alla base della  serie NonSenso.

“L’essenziale del superfluo…i miei burattini pazzi” questo il titolo della mostra a Catanzaro scelto da Giampiero De Santis per i suoi burattini. Con questo apparentemente ossimoro contenuto nel titolo l’autore ha voluto evidenziare il profondo legame tra i due concetti di essenziale e superfluo, apparentemente contrapposti eppure raffiguranti il medesimo ciclo di vita. Con una assoluta intuizione, l’autore ha messo in risalto che l’essenzialità di una cosa in un dato tempo diviene spessissimo superfluo in un tempo successivo, quando quella cosa ha cessato la funzione originaria per cui era stata creata. Nella condizione di superfluo la cosa sarebbe destinata ad essere buttata via. Il recupero, il riclico, il riuso interrompono invece questo flusso, perché il superfluo diviene “essenziale” in una nuova forma, in un  nuovo contesto, in una nuova vita. Nona caso, alla domanda su quale sarebbe la colonna sonora della sua attività artistica, ha senza dubbio risposto con una strofa di una nota canzone: “…Mentre il mondo cade a pezzi…Mi allontano dagli eccessi e dalle cattive abitudini. Tornerò all’origine…”.

In buona  sostanza, il “dolore” per un mondo malato di rifiuti, l’esigenza di  abbandonare gli eccessi di un consumismo che brucia subito “ogni essenziale”  e la trasformazione di un superfluo in un nuovo essenziale come  rievocazione dell’origine, di una nuova origine .

L’appuntamento con il grande pubblico, che ha avuto modo di vedere alcune opere oltre che sui social anche in una recente mostra – “La pazzia è genialità: io e i miei burattini pazzi” – allestita presso la Sala delle culture del Comune di Marcellinara, è quindi fissato a giorno 20 novembre dalle ore 17 presso la Palazzina delle Esposizioni – Ex Stac di Catanzaro e la mostra si protrarrà fino al 4 dicembre 2021.

locandina