Salone del libro di Torino: grande interesse per lo stand calabrese 

Regione Calabria salone del libro di Torino
Regione Calabria salone del libro di Torino

Grande interesse e apprezzamento allo stand della Regione Calabria nel 31esimo Salone Internazionale del libro di Torino, che si è aperto giovedì 10 maggio al Lingotto Fiere. Uno spazio caratterizzato dal rosso che è il colore scelto dalla Regione Calabria per la cultura, richiamandosi innanzitutto al Codex Purpureus Rossanensis.

Una partecipazione dedicata a quattro pensatori calabresi, Cassiodoro, Gioacchino da Fiore, Bernardino Telesio e Tommaso Campanella, a cui si aggiungono omaggi agli scrittori Mario La Cava e Saverio Strati, allo scienziato del sedicesimo secolo Luigi Lilio e con momenti dedicati alla narrativa calabrese, tra cui una tavola rotonda a più voci con numerosi scrittori.

Visitabile anche un percorso espositivo con edizioni di pregio delle opere di Gioacchino da Fiore e riproduzioni dal Codice Romano Carratelli del XVI secolo.

Il primo giorno è stata ospitata la presentazione del lavoro realizzato sulle location cinematografiche della nostra regione con il supporto della Calabria Film Commission e della Regione Calabria, edito da Rubbettino e intitolato “Cinetour Calabria”, a cura di Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò. La presentazione, con la partecipazione di Daniela Rabia, ha coinvolto anche il Presidente della Calabria Film Commission, Giuseppe Citrigno.

Venerdì 11 ospite del Focus Cassiodoro il cardinale Edoardo Menichelli, che ha presentato con il prof. Luciano Vasapollo, dell’università La Sapienza e don Antonio Tarsia del Centro Culturale Cassiodoro, l’ultimo libro curato da Mons. Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro Squillace dal titolo “Grazie a te, Signore” con traduzione e commenti ai salmi di Cassiodoro, edito da Jaca Book.

Nelle prime due giornate di attività sono stati presentati i testi di Giuseppe Fiorenza “E dopo accadde” (Ferrari editore), di Federico Carro “Il re della luce. L’ordine degli dei oscuri” (Sovera) e “L’ ombra del caso” di Massimiliano Bellavista (Il seme bianco), entrambi a cura di Bottega editoriale, il libro “Guglielmo” di Adriana Lopez (La Rondine), due testi dedicati al cinema come “La grande avventura: Tony Gaudio/Nicholas Musuraca” di Eugenio Attanasio e Mariarosaria Donato a cura della Cineteca della Calabria, e “Appunti di cinema” di Francesco Grano (Ferrari editore).

E ancora i testi dedicati ai bambini e ragazzi tra cui “Il sogno di Martin” di Dino Ticli e “L’ Angelo di Alì” di Anselmo Roveda, entrambi della Coccole books, “Perché non volo” di Paola Merolli con l’intervento di Francesco Toniarini e “Giseppa e il fantasma pasticcione” di Leonardo Ruffo e Nini Mazzei, edito da La Rondine e “Ardian che voleva svuotare il mare” di Assunta Morrone (Expressiva edizioni).

Presentazioni che hanno visto la colorata partecipazione dei ragazzi delle scuole in visita al Salone. Tra i libri piu impegnati quello di Mario Caligiuri ” Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello Stato e la responsabilità del potere” (Rubbettino), “Generazione don Milani” a cura di Raffaele Iosa (Erickson), con la partecipazione di Silvana Borgese e di Nicola Irto, Presidente del Consiglio regionale della Calabria. Ancora, “‘Ndrangheta totalitaria” di Andrea Carnì (Falco editore), con la partecipazione dello storico Enzo Ciconte, il testo di Giuseppe Aieta “Vie d’uscita” (associazione culturale Visioni), presentato con Maria Antonietta Sacco.

Su Tommaso Campanella tre testi editi da Città del Sole edizioni, “Stavamo al buio… io accesi un lume” con la partecipazione del Sistema Bibliotecario Jonico, “La Città del Sole” di Francesco Idotta, “All’ombra delle tue ali. La saggezza di Tommaso Campanella” di Claudio Stillitani.

A chiudere la seconda giornata un panel dedicato alla narrativa calabrese, con i libri “Lungo il sentiero delle trasparenze” di Felice Foresta (Tralerighe libri), “L’ uomo dei tulipani” di Elia Banelli (Alter Ego), “Caos ordinato” di Paolo Magrì (Ferrari), “La forma esatta delle stelle” di Brunello Montagnese (Besa), “Permani” di Carlo Simonelli (Pellegrini).