Richiesto Consiglio straordinario per il caso del S. Anna Hospital di Catanzaro

comune di Catanzaro
Comune di Catanzaro

I consiglieri comunali Eugenio Riccio, Antonio Ursino, Filippo Mancuso, Antonio Angotti, Vincenzo De Sarro, Enrico Consolante, Rosario Mancuso, Roberta Gallo ed Ezio Praticò hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario “urgente e improcrastinabile da tenersi entro la fine dell’anno”.

Le motivazioni? “Le gravissime situazioni occorse nelle ultime settimane nell’ambito della Sanità del capoluogo, caratterizzate dalla vicenda del Sant’Anna hospital, le cui attività sono sospese da oggi, 28 dicembre”.

Il caso S. Anna Hospital e la questione UMG di Catanzaro

Il consigliere Riccio ha anche allegato alla richiesta una risoluzione, firmata pure dal collega Ursino, finalizzata a tenere alta l’attenzione sul Sant’Anna hospital e sul depotenziamento dell’Università “Magna Graecia” UMG di Catanzaro “a causa dell’apertura di un corso di Medicina e Ingegneria presso l’Unical”.

Il testo della risoluzione “propone un intervento immediato, perentorio, incisivo ed efficace – coinvolgendo anche la classe dirigente, quella medica, quella politica-parlamentare e quella accademica del territorio – affinché: si trovi una soluzione urgente ed immediata che garantisca la continuità delle prestazioni al Sant’Anna Hospital, salvaguardando sia la salute dei pazienti sia l’ubicazione a Catanzaro di tale indispensabile centro cardochirurgico; la facoltà di Medicina e Chirurgia della UMG di Catanzaro non venga danneggiata dal neonato corso interateneo con UNICAL, chiedendo dunque un immediato confronto col Rettore Giovambattista De Sarro allo scopo di comprendere lo scenario possibile determinato da questa insana scelta, e come porvi rimedio”.

Si sottolinea, ancora che Il Sant’Anna Hospital è da anni un riferimento fondamentale, anzi indispensabile per la cura delle patologie cardiovascolari, essendo l’unico presidio calabrese altamente specializzato nell’erogazione di servizi legati alla Cardiochirurgia e risultando fra i più importanti d’Italia per numero di interventi realizzati (circa 1000 ogni anno) e di vite umane salvate.

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