Coronavirus: lo Stato ha ringraziato quasi tutti i lavoratori: mancano gli operatori sociali

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Durante l’isolamento la classe politica ha ringraziato più volte i lavoratori che hanno continuato ad operare ed impegnarsi in pieno lookdown.
Molti di loro o quasi tutti hanno messo a repentaglio anche la vita per prestare la propria attività al servizio degli altri.
Si pensi ai medici, infermieri, commessi, forze dell’ordine, autotrasportatori, e gli operatori sociali?
Questa categoria è stata oscurata dai riflettori, ma ha comunque continuato ad essere in prima linea, perché quando si opera direttamente con le persone lo smart working non si può realizzare.
Stiamo parlando delle professioni di aiuto, si pensi ad esempio a chi lavora nei Centri di accoglienza per immigrati, con 100 o più utenti, dove l’assembramento si può verificare in qualsiasi momento. Quindi la possibilità di un eventuale contagio è abbastanza elevata.
Di frequente chi opera nel sociale viene preso poco sul serio, perchè non si conosce per bene il settore o si ha un numero di informazioni insufficienti per valutare questo mestiere. Troppo poco spesso viene considerata come una vera e propria occupazione, facendo leva sull’alternativa che può essere il volontariato, realtà sicuramente importante, ma che interviene in maniera differente sul territorio Regionale e Nazionale.
Aiutare gli altri prestando un’ attività professionale per alcuni è il lavoro più bello del mondo, perche’ permette di guadagnarsi da vivere spendendosi al servizio delle persone.
Questo periodo ha insegnato ancora di più il valore del lavoro. Ogni attività lavorativa è sacra e va rispettata se svolta onestamente. L’augurio più grande che si possa fare è sicuramente scongiurare la crisi economica, oscurata da quella sanitaria in parte decongestionata. Necessario risulta ringraziare tutti i lavoratori che hanno operato e tutt’ora operano nel sociale. L’italia e l’Europa devono remare nella stessa direzione promuovendo obiettivi comuni, poco chiari purtroppo fino a questo momento. Tutti gli Stati e il mondo intero hanno bisogno anche degli operatori sociali.