È proprio vero, dicembre è il mese dell’ anno nel quale si dovrebbe ritrovare sé stessi dedicandosi all’amore per la famiglia. Purtroppo nei tempi moderni non è sempre così perché c’è anche chi lavora solamente durante questo periodo.
Tra le ricorrenze e i giorni festivi da menzionare, la prima fra tutte è sicuramente l’Immacolata. Durante questo giorno, l’8 dicembre, si celebra la festa di Maria madre di Gesù. Una ricorrenza importante per la Chiesa Cattolica perché dall’Immacolata concepita senza peccato, verrà alla luce suo figlio Gesù.
In ordine cronologico, la ricorrenza successiva all’Immacolata è il Santo Natale, celebrato il 25 dicembre. Si ricorda la nascita del figlio di Maria.
Al sud, specialmente in Calabria è consuetudine festeggiare anche la vigilia di Natale, aspettando la nascita del Messia a mezzanotte in chiesa o in famiglia.
Stare in casa e attendere il nuovo giorno rappresenta sicuramente un modo di vivere, mangiando pesce per poi gustare pietanze di carne il giorno successivo.
Anche il 26 viene segnato in rosso sul calendario e ricorre la festa di Santo Stefano, il primo martire.
Trascorso questo giorno rimane un po’ di tregua per far rifiatare il nostro stomaco e prepararsi a San Silvestro, la notte dell’ultimo giorno dell’anno.
Una festa molto attesa dai più giovani per trascorrere una nottata all’insegna della musica e del divertimento. È consuetudine cenare con tredici portate, ma non sempre questa tradizione viene rispettata.
Durante la cena non può assolutamente mancare lo zampone o il cotechino e la lenticchia. L’antico legume simboleggia il denaro, quindi risulta di buon auspicio assaggiarlo, anche se le finanze non cambiano poi un granché.
A gennaio continua la festa.
Terminato dicembre il primo dell’anno è sempre festa e per la Chiesa Cattolica si ricorda Maria Santissima madre di Dio.
Conclude questo ciclo di ricorrenze l’Epifania, il 6 gennaio, la manifestazione di Gesù ai re magi. Infatti ricordiamo un antico adagio che recita: l’Epifania tutte le feste porta via.
