Non solo Codice Rosso: la violenza sulle donne raccontata nel quartiere Corvo

Non solo Codice Rosso, manifestazione nel quartiere Corvo di Catanzaro
Non solo Codice Rosso, manifestazione nel quartiere Corvo di Catanzaro

Nonostante l’allerta meteo e l’assenza di alcuni componenti della tavola rotonda, l’evento “Per non dimenticare… non solo un codice rosso”, domenica pomeriggio al Corvo si è puntualmente svolto ed è stato fortemente partecipato dagli abitanti del quartiere e non solo.

L’associazione Moica, gruppo Regione Calabria, insieme all’associazione teatrale “I vecchi giovani”, che hanno sede nel quartiere Corvo, con la collaborazione del neo comitato di quartiere CORVIAMO ed il supporto logistico e la disponibilità del parroco Mons. Achille Gigliotti, hanno voluto lanciare un messaggio di speranza nei confronti delle donne.

Anche di quelle che abitano il quartiere, rendendole consapevoli del fatto che non sono sole perché esiste il modo per uscire dalla solitudine e dalla violenza.

La manifestazione nel quartiere Corvo

In un quartiere di periferia in cui mancano servizi e centri di aggregazione e conseguentemente opportunità per gli abitanti di conoscersi e fare amicizia, è quasi scontato che tra le pareti dei grossi complessi edilizi di cui è strutturato il quartiere la purulenta e silente piaga della violenza di genere affligga qualche donna.

Che in solitudine ed in silenzio, un po’ per vergogna, un po’ per timore di non essere creduta, un po’ perché ignora il modo di poter chiedere aiuto, viva umiliazioni ,maltrattamenti, e incontri ostacoli per il raggiungimento della propria indipendenza economica e della libertà di poter decidere liberamente ed autonomamente della propria vita.

L’incontro ha avuto inizio con l’interessante introduzione alla tematica della violenza di genere sviluppata da Giusy Pino, presidente del Mo.i.ca regionale e vice presidente del Cpo del consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro.

Pino ha sottolineato quanto la natura di tale piaga sociale sia di origine culturale e strettamente connessa allo squilibrio dei ruoli fra generi. Ha evidenziato inoltre la necessità, per sradicarla dal tessuto sociale, di interventi nel processo educativo delle nuove generazioni.

Tale concetto è stato poi il tema conduttore delle esibizioni dei giovani allievi del laboratorio teatrale “i vecchi giovani “. Sotto la direzione artistica di Maurizio Gemelli.

La tavola rotonda

A seguire la tavola rotonda, condotta dalla giornalista Benedetta Garofalo, che si è avvalsa della partecipazione di esperti nel settore.

Quali Claudia Tortorella in rappresentanza della Polizia di Stato. L’avvocato Michele Varcasia, per Anmi. Donatella Soluri, presidente della Cpo provinciale. Isa Mantelli, presidente del Centro Calabrese di solidarietà e Mondo Rosa. Antonella Prestia, per Soroptimist e Caritas. Stefania Mandaliti, per il centro d ‘ascolto Stella del mare.

Era inoltre previsto l’intervento dell’On.le Wanda Ferro, che bloccata con l’auto a Lamezia Terme a causa del mal tempo, ha comunque partecipato telefonicamente al dibattito. Facendo emergere soprattutto le grosse falle e le criticità della nuova legge n.69/19, che dà seguito al Codice Rosso.

Nel ricordo delle donne vittime di violenza è stata celebrata anche la messa, officiata dal parroco Achille Gigliotti, che si è tenuta a seguire.

Infine, un ricordo che rimarrà sempre presente nel quartiere Corvo che ha avuto in dono dallo scultore Giuseppe Nisticò una scultura rappresentativa delle sofferenze patite dalle donne vittime di violenza.