Soverato, Cristianesimo e Islam: l’unità è nei valori e nel dialogo

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Cristianesimo e Islam: l'unità è nei valori e nel dialogo

Una visione di prospettiva e di speranza nel dibattito promosso oggi dal Rotary Club

“Diventare costruttori di pace” ovvero “trovare ciò che ci unisce e non ciò che ci divide, aprendoci al dialogo e all’incontro”. Questi i messaggi di speranza lanciati oggi a Soverato nel corso della manifestazione “Il dialogo fra Cristianesimo e Islam: memoria e prospettiva”. Una iniziativa promossa dal Rotary Club e ospitata presso l’Istituto Maria Ausiliatrice. Tra i relatori la professoressa di origini palestinesi Amal Hazeen, docente di Islamistica, dialogo interreligioso e dialogo islamo-cristiano alla Pontificia università gregoriana ed urbaniana, autrice del libro “Ğamāl al-Bannā. Una nuova visione dell’Islam”. Un volume che offre una visione islamica diversa da quella tradizionale conosciuta in Occidente. “Il vero dialogo – ha affermato Amal Hazeen – si fonda sulla conoscenza. E non sempre gli interlocutori conoscono ognuno la religione dell’altro”. Il convegno è stato introdotto dai saluti del sindaco, Ernesto Alecci, della direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice, suor Ausilia De Siena, e della presidente del Rotary Club di Soverato, Francesca Catuogno. Mons. Giuseppe Silvestre, docente emerito di Ecumenismo e dialogo interreligioso presso l’Istituto teologico calabro San Pio X, intervenendo nel dibattito ha ribadito che “la prospettiva di speranza nel dialogo tra Cristianesimo e Islam c’è sempre stata”. “La distensione in età moderna è iniziata con il Concilio ecumenico Vaticano II – ha spiegato – e lì ci sono i principi alla base di tutto. Ciò che ci unisce è evidente: la fede monoteista, la visione del mondo, la centralità della persona umana, la custodia del Creato, la promozione della pace e della giustizia. Sono tutte mete comuni”. Concetti sui quali si è soffermato a lungo, nelle sue conclusioni, anche don Matteo Di Fiore, direttore dell’Istituto salesiano di Soverato. Attento e numeroso il pubblico in sala, in gran parte composto da giovani, studenti, autorità civili, militari, religiose e rappresentanti di club ed associazioni presenti in città. Unanime il plauso nei confronti del Rotary Club e, in particolare, della presidente Francesca Catuogno. La partecipata iniziativa di oggi si è, infatti, rivelata di notevole spessore culturale oltre che di attuale e diffuso interesse.