Isola di Capo Rizzuto(KR): Cinque arresti per spaccio di droga nel centro isolitano

5 arresti per spaccio di droga nelle palazzine popolari a Isola
5 arresti per spaccio di droga nelle palazzine popolari a Isola

Droghe e minorenni, sventata la piazza dello spaccio nelle vicinanze di zone frequentate da giovani

In una rapida operazione condotta questa mattina, i Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, insieme alle unità della Compagnia Carabinieri di Crotone e al Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, supportati da un elicottero del Nucleo vibonese, hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone nei confronti di cinque individui noti alle forze dell’ordine e con precedenti penali. I sospetti gravano su di loro per il coinvolgimento in numerosi casi di spaccio di droga, avvenuti nelle vicinanze di aree frequentate da minori e in prossimità di zone militari, circostanze che aggravano ulteriormente la situazione.

L’odierna operazione si basa sulle prove raccolte dagli inquirenti nel corso dell’indagine denominata “LIBERTÀ”, avviata nell’aprile del 2022 a seguito dell’arresto in flagranza di uno dei sospettati per spaccio di droga. L’indagine è stata coordinata con scrupolosità dalla Procura della Repubblica di Crotone e ha visto l’utilizzo di numerosi servizi di osservazione, pedinamento e controllo, nonché l’analisi delle immagini e dei fotogrammi catturati dalle telecamere.

I risultati tecnici, documentali e telematici emersi dalle indagini sono stati determinanti per il successo dell’operazione, poiché hanno permesso di documentare numerosi casi di detenzione e spaccio di cocaina, eroina e marijuana. Inoltre, sono state sequestrate diverse dosi di tali sostanze, tra cui circa 150 grammi di cocaina purissima pronta per la distribuzione, che hanno portato all’arresto in flagranza di reato di due corrieri.

Dopo le formalità di rito, quattro dei cinque arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Crotone, mentre uno è stato posto agli arresti domiciliari nella propria abitazione. Tutti i detenuti sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente in attesa degli interrogatori di garanzia. Agli indagati sono state contestate le aggravanti previste dalla legge, poiché i reati sono stati commessi nelle vicinanze delle palazzine popolari, situate in prossimità di una scuola, di un luogo di culto religioso e della caserma dei Carabinieri, ovvero luoghi frequentati da minori o zone militari.

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