Anniversario strage di Via Fani: una ferita non ancora rimarginata

Strage Via Fani, caso moro
Strage via Fani, caso Moro

L’EDITORIALE

Oggi, 16 marzo, ricorre l’anniversario della strage di via Fani, uno degli episodi più tragici della storia recente italiana. Quel giorno del 1978, un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse sequestrò l’onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, mentre si trovava in macchina per recarsi al parlamento. In seguito, i rapitori assassinarono cinque agenti di scorta, provocando una ferita ancora oggi aperta nella coscienza collettiva.

Ma cosa è cambiato nel nostro paese da allora? A distanza di 45 anni, sembra che il ricordo di quegli eventi si stia sbiadendo. Per le nuove generazioni, il caso Moro è spesso solo un fatto di cronaca, raccontato sui libri di storia e poco più. Ma questo non dovrebbe essere così.

La strage di via Fani rappresenta un momento cruciale della storia italiana, una ferita che ancora oggi non è stata del tutto rimarginata. La vicenda di Aldo Moro rappresenta un esempio di sacrificio per il bene comune, ma anche di come la politica possa diventare un bersaglio facile per coloro che cercano di imporre le loro idee con la violenza.

In questi anni, il nostro paese ha affrontato diverse sfide e ha dovuto fare i conti con nuove forme di terrorismo, come il fondamentalismo islamico. Ma la strage di via Fani ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia e nella nostra coscienza collettiva. Per questo, è importante non dimenticare e tenere sempre vivo il ricordo di Aldo Moro e delle vittime della strage.

Oggi, in un’epoca in cui la polarizzazione politica sembra essere all’ordine del giorno, il caso Moro può rappresentare un esempio di come sia necessario trovare il dialogo e il confronto tra le diverse posizioni politiche, anche quando sembra impossibile trovare un accordo. L’onorevole Moro era un uomo che cercava il dialogo e la mediazione, e la sua figura dovrebbe essere un esempio per tutti noi.

In questo 16 marzo, quindi, ricordiamo Aldo Moro e le vittime della strage di via Fani, ma cerchiamo anche di trarre da questa tragica vicenda un insegnamento: la necessità di costruire un dialogo e un confronto costante tra le diverse posizioni politiche, senza mai scadere nella violenza e nell’intolleranza. Solo così potremo guardare al futuro con speranza e fiducia nella nostra capacità di superare le sfide che ancora ci attendono.