Reggio Calabria: Il sindaco ordina lo sgombero di 110 alloggi ad Arghillà per gravi condizioni igienico-sanitarie
Il sindaco di Reggio Calabria ha disposto lo sgombero immediato di 110 alloggi popolari nel quartiere di Arghillà, una zona da anni segnata da gravi criticità strutturali, igienico-sanitarie e sociali. La decisione è stata presa dopo aver preso visione dell’ultima relazione tecnica redatta dall’Aterp (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) in seguito a un sopralluogo effettuato il 29 gennaio scorso. La relazione ha messo in evidenza la gravità delle condizioni degli edifici, con un mix esplosivo di occupazioni abusive e degrado che minano la sicurezza e la salute degli abitanti.
Secondo il documento, gli edifici coinvolti sono caratterizzati dalla totale assenza di certificazioni sugli impianti elettrici, idrici e di riscaldamento, e dalla mancanza di allacci regolari alle reti fondamentali, come quelle idriche e per lo smaltimento dei rifiuti. La situazione è resa ancora più complessa dalle numerose occupazioni abusive che, in molti casi, avvengono senza alcuna autorizzazione ufficiale, impedendo così qualsiasi intervento di messa in sicurezza o manutenzione da parte degli enti competenti.
Questa situazione, che persiste da anni, era stata già segnalata nel 2007, ben prima che gli edifici fossero ultimati. Nonostante l’approvazione nel 2015 dei lavori di ripristino, i fondi necessari per avviare i lavori non sono mai stati stanziati dalla Regione, lasciando la situazione nell’immobilismo.
Il quadro descritto dalla relazione è stato definito “preoccupante e insostenibile” e ha spinto il sindaco a emettere un’ordinanza urgente per lo sgombero dei residenti abusivi. L’obiettivo dell’intervento, considerato ormai improrogabile, è quello di ripristinare la legalità e migliorare la sicurezza e la vivibilità del quartiere, dove attualmente mancano anche i requisiti minimi di salute pubblica.
Le operazioni di sgombero, coordinate dalla Prefettura, vedranno il coinvolgimento delle forze dell’ordine e del personale tecnico degli uffici comunali e dell’Aterp, in una collaborazione volta a restituire dignità e decoro a un’area periferica che, da troppo tempo, è stata trascurata. Il sindaco ha sottolineato come questa azione sia necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire ulteriori rischi per la salute pubblica.