Aumento dei prezzi del tabacco e delle sigarette

tabacco, sigarette
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Impatti economici e sanitari della manovra fiscale 2023-2026: aumento delle tasse sul tabacco tradizionale, incluse sigarette, tabacco riscaldato e sigarette elettroniche

la bozza della manovra 2023-2026 prevede un rialzo delle imposte sul tabacco, tradizionale e alternativo, con un’immediata ripercussione sui portafogli dei consumatori. Esaminiamo nel dettaglio le novità e gli impatti sulle tasche degli acquirenti.

Le sigarette tradizionali subiranno un incremento della componente specifica e dell’onere fiscale minimo, con un conseguente aumento di circa 10-12 centesimi a pacchetto nel 2024. Di conseguenza, il costo medio di un pacchetto di sigarette salirà da 5,50 euro a circa 5,60-5,62 euro.

Anche il tabacco riscaldato sarà sottoposto a un incremento delle tasse, in linea con quello previsto per le sigarette tradizionali. Nel 2024 e nel 2025, l’aliquota fiscale aumenterà di due punti percentuali rispetto al livello attuale, con un ulteriore punto percentuale previsto nel 2026. Ciò si tradurrà in un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto anche per il tabacco riscaldato nel 2024.

Il tabacco trinciato, utilizzato per la produzione di sigarette fatte a mano, subirà anch’esso un aumento delle tasse, comportando un aumento di circa 30 centesimi a busta. Pertanto, il costo medio di una busta di tabacco trinciato passerà da 4,50 euro a 4,80 euro.

In aggiunta, le sigarette elettroniche saranno colpite da un aumento delle accise, sia per i liquidi con nicotina che per quelli senza. La manovra prevede un incremento annuale dell’1% nel 2025 e nel 2026. In pratica, il prezzo medio di una boccetta di liquido da 10 ml passerà da 4,50 euro a 4,55 euro nel 2025 e a 4,60 euro nel 2026.

L’obiettivo della manovra 2023-2026 è quello di incrementare le entrate fiscali provenienti dal consumo di tabacco, sia tradizionale che alternativo. Ciò comporterà un aumento della pressione fiscale sui consumatori, che dovranno sostenere maggiori costi per l’acquisto di questi prodotti. Tale misura potrebbe avere effetti positivi sulla salute pubblica, incentivando la riduzione o addirittura l’abbandono del fumo.