Bialetti Industrie ha ceduto il controllo della società al fondo Nuo, controllato dalla famiglia cinese Pao-Cheng. Un nuovo capitolo che prevede il passaggio di consegne che porterà al delisting dalla Borsa.
La moka, il famoso caffè italiano, è un simbolo della cultura del caffè nel nostro paese. Negli ultimi anni, ci sono state notizie riguardo a investimenti e acquisizioni di marchi italiani da parte di aziende cinesi.
Bialetti, famosa per le sue caffettiere, si sposta quindi a oriente, cosa che ha suscitato un certo interesse e discussione.
L’accordo con la famiglia cinese fa parte di un più ampio piano di ristrutturazione del debito dell’azienda italiana. La storica azienda nel 2021 aveva siglato un accordo con le banche per ristrutturare il suo debito.
Un altro pezzo di storia imprenditoriale italiana che se ne va. La Bialetti di Crusinallo, fondata più di un secolo fa da Alfonso Bialetti, era diventata simbolo dell’Italia nel mondo con la sua moka.
La crisi aziendale dopo decenni di successo commerciale
Se il boom economico ha aiutato l’azienda a migliorare e ad arricchirsi, negli anni Settanta inizia un lento declino. Ci fu un calo delle vendite dovute alla concorrenza di altri produttori che facevano macchinette del caffè più economiche, simili nella forma e aventi le stesse funzioni, anche in acciaio. Poi, ci fu l’avvento e la produzione delle macchine del caffè a cialde che minacciarono l’uso della Moka stessa.
Come scrivevamo nel 2022: “Negli anni Settanta, la famiglia Bialetti fu così costretta a cedere l’azienda di famiglia a terzi. Nonostante la cessione, negli anni successivi l’azienda ha visto altri cambiamenti societari. La fusione con un’altra azienda famosa – la Rondine Italia – porta il marchio Bialetti, prodotto da “Bialetti Industrie“, società quotata in borsa dal 2007 che ancora oggi utilizza il logo originale.”
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