Dopo l’ondata di caldo record con mari a 30°C e temperature fino a 39°C nelle zone interne, la Calabria affronta emergenze legate a incendi, malori e una preoccupante crisi idrica
L’estate in Calabria è partita col piede premuto sull’acceleratore. Nonostante siamo solo all’inizio di luglio, la regione si trova già immersa in un’ondata di calore che sta interessando non solo le zone interne, ma anche il mare, con temperature da pieno agosto.
Secondo gli ultimi dati diffusi dagli esperti, le acque del Mar Tirreno hanno raggiunto punte di 30°C al largo, valori che normalmente si registrano alla fine della stagione estiva. Sulla costa, le rilevazioni si aggirano tra i 28 e i 29°C, circa 5 gradi sopra la media di giugno. Anche il Mar Jonio non è da meno, con temperature tra i 27 e i 29°C, specie nel tratto che bagna la provincia di Reggio Calabria.
La causa di questo riscaldamento anomalo è l’anticiclone africano, che da giorni staziona sull’area mediterranea senza lasciar spazio a perturbazioni o rinfreschi. Il sole costante e le alte pressioni favoriscono l’accumulo di calore sia nei mari che sulla terraferma.
Le prossime giornate si preannunciano torride: le temperature continueranno a superare le medie stagionali almeno fino al 5-6 luglio. Nelle aree interne, in particolare nel Cosentino e nel Crotonese, si potranno toccare i 38-39°C, mentre sulle coste ioniche si viaggerà sui 35-36°C. Il versante tirrenico resterà leggermente più fresco, con massime attorno ai 29-30°C, ma qui sarà l’umidità elevata ad amplificare la sensazione di afa, rendendo l’aria pesante e poco respirabile.
Un inizio estate che ricorda più la canicola di agosto che la freschezza di inizio luglio, e che mette in allerta cittadini e turisti: sarà fondamentale adottare misure di precauzione per affrontare al meglio queste giornate roventi.
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