Calabria in crisi: il preoccupante declino demografico rivela profonde disuguaglianze territoriali e sfide socioeconomiche crescenti
Nel corso dell’ultimo anno, la Calabria ha registrato una significativa diminuzione della sua popolazione, con circa 9.000 residenti in meno rispetto all’anno precedente. Questo dato allarmante emerge dal recente Censimento dell’Istat, che mette in luce una drastica riduzione demografica, soprattutto nelle aree interne della regione.
Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, al 31 dicembre 2022 la popolazione residente in Calabria è stata stimata in 1.846.610 individui, evidenziando una contrazione dello 0,5% rispetto all’anno precedente. È interessante notare che oltre il 60% della popolazione vive nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, lasciando intravedere una distribuzione demografica disomogenea sul territorio regionale.
L’Istat spiega che il calo demografico è il risultato di un saldo naturale e migratorio interno negativo, mitigato solo in parte da valori positivi nel saldo migratorio con l’estero e da correzioni statistiche. C’è una leggera ripresa della natalità in Calabria, con un aumento di nati rispetto all’anno precedente, sebbene il tasso di mortalità sia in crescita, raggiungendo il suo picco più alto nella provincia di Reggio Calabria.
Le donne costituiscono il 51% della popolazione residente, superando gli uomini di 38.000 unità, principalmente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media della popolazione è aumentata leggermente, passando da 45,5 a 45,7 anni rispetto al 2021, con Crotone che si conferma come la provincia più giovane e Cosenza come quella più anziana.
Il numero di stranieri censiti è aumentato, rappresentando il 5,3% della popolazione totale della regione. Questi provengono principalmente da Romania, Marocco e Ucraina. Inoltre, si osserva che più di un quarto della popolazione vive nei comuni con una popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti, mentre una quota simile risiede nei sei comuni con oltre 50.000 abitanti.
Nei comuni montani interni si registra il maggior calo demografico, accompagnato da una distribuzione per età più avanzata. Questo fenomeno suggerisce sfide significative per la Calabria, che deve affrontare non solo una diminuzione della popolazione, ma anche una distribuzione disomogenea e un invecchiamento della stessa, richiedendo strategie mirate per contrastare questa tendenza preoccupante.
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