Nove cani rinchiusi in un rifugio fatiscente senza microchip e cure, sequestrata la struttura e denunciata la proprietaria
SAN GIOVANNI IN FIORE (CS), 26 MAR 2025 – Una scoperta inquietante quella fatta nei giorni scorsi dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Aprigliano, insieme al personale veterinario dell’Asp di Cosenza. Durante un controllo in località Buongiorno-Gimmella, nel comune di San Giovanni in Fiore, sono stati rinvenuti nove cani di razza meticcia costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie inadeguate.
Gli animali erano ospitati in un manufatto fatiscente, costruito con legno e lamiere, in gran parte coperto e privo di qualsiasi protezione idonea. All’interno della struttura, poi sequestrata, erano presenti materiali pericolosi come lamiere con spigoli taglienti, chiodi sporgenti, cassette di legno e reti metalliche. Inoltre, mancavano cucce adeguate e le ciotole per l’acqua erano insufficienti, rendendo ancora più precarie le condizioni di vita dei cani, molti dei quali sprovvisti di microchip.
A seguito della scoperta, i militari hanno denunciato la proprietaria per la detenzione degli animali in condizioni incompatibili con la loro natura e in un rifugio abusivo. I cani sono stati posti sotto sequestro e affidati a un canile, mentre il manufatto è stato sigillato per impedirne un ulteriore utilizzo.
L’operazione ha riacceso i riflettori sulla necessità di controlli più stringenti per la tutela degli animali e sulla lotta al randagismo, un fenomeno ancora diffuso nel territorio cosentino.
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