La strage di Capaci: 31 anni dopo, un ricordo mai sbiadito

la strage di Capaci
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Capaci: Una tragedia che ha unito l’Italia nella lotta per la giustizia

Il 23 maggio 1992: il giorno che ha segnato indelebilmente l’Italia. Quella terribile strage di Capaci che ha cambiato il corso della storia del nostro paese. È nella memoria collettiva come uno dei momenti più bui e dolorosi.

Nel quartiere Quarto Savona di Capaci, in quella tragica giornata, l’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca Morvillo è stata fatta esplodere in un attentato. A bordo di quella Fiat Croma c’erano anche i giovani poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Questi coraggiosi servitori dello Stato, senza timore e senza mai arretrare, avevano scelto di proteggere la libertà e la democrazia.

Sono passati 31 anni da quel tragico evento, ma i resti della Fiat Croma continuano a percorrere chilometri, diventando un simbolo tangibile di quel sacrificio supremo compiuto da quei giovani agenti. Ogni volta che li si osserva, non possiamo fare a meno di riflettere sulla straordinaria dedizione di coloro che hanno scelto di mettere la propria vita al servizio degli ideali di giustizia e di libertà.

Ancora oggi, il ricordo di quei coraggiosi uomini ci unisce e ci spinge a non dimenticare mai il prezzo pagato per difendere i valori fondamentali della nostra società. La loro memoria ci ricorda che la lotta contro la criminalità e l’oppressione richiede impegno, determinazione e coraggio.

Oggi, insieme, ricordiamo quei nomi, quei volti, quei giovani poliziotti che hanno sacrificato la propria vita in nome della giustizia. La strage di Capaci ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra storia, ma non dobbiamo lasciare che la rabbia e il dolore prendano il sopravvento. Dobbiamo continuare a onorare il loro sacrificio lavorando per un’Italia migliore, più giusta e più libera.

La memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e dei loro valorosi scortatori rimarrà viva nei cuori di tutti coloro che credono nella forza dell’impegno civile e della lotta contro ogni forma di criminalità. Sono stati esempi di coraggio e integrità, e il loro ricordo ci spinge a perseguire la giustizia con determinazione e tenacia.

Non dimentichiamo mai il loro sacrificio. Che il coraggio e la dedizione di quei giovani poliziotti siano una fonte di ispirazione per le future generazioni, affinché possano continuare a lottare per un mondo migliore, in cui la libertà e la democrazia siano sempre difese e preservate.