Catanzaro: arrestato 34enne per possesso di quasi mezzo chilo di cocaina pura

Questura Catanzaro, arresto per droga
Questura Catanzaro, arresto per droga

Proseguono i servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti che vedono impegnate quotidianamente le pattuglie della Sezione Volanti e che, nella serata di ieri, ha tratto in arresto, G.M. di anni 34, catanzarese, domiciliato nel quartiere Aranceto.

Verso le ore 20.00 di ieri, un equipaggio della Squadra Volante, in via Teano quartiere Aranceto, ha incrociato una Fiat 500 il cui conducente, alla vista della pattuglia, ha posto in essere manovre finalizzate ad eludere un possibile controllo.

Gli Agenti, insospettiti da tali manovre, si sono posti sulla traiettoria del veicolo, così da non consentirgli di proseguire la marcia, invitando quindi il guidatore a fornire documenti e quant’altro necessario per il controllo.

Il conducente, peraltro noto agli operanti poiché inserito nei locali contesti criminali, ha mostrato subito insofferenza ed agitazione al controllo ed è stato, pertanto, sottoposto a perquisizione, estesa anche al veicolo, nel corso della quale gli Agenti hanno rinvenuto, occultata sotto la cintola, una grande busta trasparente, termosaldata, contenente un consistente quantitativo di polvere bianca, che alla vista appariva poter essere sostanza stupefacente del tipo “cocaina”

Il fermato, vistosi scoperto, ha tentato di fornire più versioni in merito a quanto rinvenuto sulla sua persona, tutte comunque poco verosimili anche perché non circostanziate.  

Agli esami di laboratorio eseguiti da personale della Polizia Scientifica, la sostanza rinvenuta, del peso complessivo lordo di 401,18 grammi, confermava l’ipotesi degli Agenti, ovvero che fosse cocaina pura.

G.M., dopo l’arresto, su disposizione del P.M. di turno, è stato collocato agli arresti domiciliari e la sostanza stupefacente posta sotto sequestro.

È ipotizzabile che un tale quantitativo di cocaina pura, dopo il “taglio” e il confezionamento in dosi, avrebbe potuto fruttare 80 mila euro al mercato al dettaglio.