L’ultimo pomeriggio “di lavori” della stagione, il Circolo Placanica lo ha dedicato alla grande letteratura italiana, celebrando Ugo Foscolo (nel 190° anniversario della morte), e la sua opera poetica più nota e più significativa, I Sepolcri. Il Prof. Luigi La Rosa, ancora una volta ispiratissimo, ha introdotto l’argomento della serata con un inquadramento storico del periodo in cui l’opera fu concepita, con l’intento di dimostrare come I Sepolcri non siano “solo” un prodotto poetico, ma siano un condensato di politica, filosofia e sociologia, nato all’indomani della pubblicazione dell’Editto di Saint Cloud. A tale editto, che per decisione di Napoleone imponeva l’allontanamento delle sepolture e dei cimiteri dai centri urbani (ufficialmente per motivi igienico-sanitari), parecchie furono le reazioni più o meno pubbliche, più o meno motivate, ma tra queste quella che assunse da subito maggiore spessore, maggiore incisività, maggiore ispirazione e motivazione, fu proprio “Dei Sepolcri”, che La Rosa non ha esitato a definire la più grande opera poetica europea del mondo moderno.
Ugo Foscolo, laico, illuminista, e pur affascinato dagli ideali rivoluzionari celebrati sul finire del ‘700 in Francia e poi in tutta Europa, aveva individuato nell’editto Napoleonico un modo per imporre l’oblio sui grandi uomini che nel tempo avevano fatto grande l’Italia, e sui grandi ideali che la loro memoria avrebbe potuto risvegliare. Con tutta la potenza e l’efficacia della sua poesia, inoltre, additava la pochezza e l’insipienza di tanti uomini politici che, pur ancora viventi, non riuscivano a trasmettere la stessa vitalità e la stessa evocativa idealità che nasceva dalle tombe di quegli illustri grandi uomini del passato, e che l’editto voleva cancellare. Un pubblico nutrito, attento e interessatissimo ha accolto la “Lectio” con grande entusiasmo e partecipazione.
In chiusura di serata il Presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, ha invitato soci ed amici alla Assemblea generale del Circolo, che si terrà in data 21 Giugno, alle ore 18,00, in sede, prima della pausa estiva.
