Catanzaro: il gen. Robusto ha visitato la Legione e i comandi provinciali

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CATANZARO –  Il Generale di Divisione Luigi Robusto, da cui dipendono i Comandi Legione Carabinieri della Sicilia e della Calabria, ha visitato, in questi giorni, la Legione Carabinieri “Calabria” di Catanzaro nonché i Comandi Provinciali di Catanzaro, Crotone, Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria.

Il Generale Robusto, alla guida del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” di Messina dal 29 aprile scorso, e’ stato ricevuto a Catanzaro dal Comandante della Legione, Generale di Brigata Vincenzo Paticchio, ed ha incontrato una rappresentanza di Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri del Comando Legione Carabinieri “Calabria”, del Comando Provinciale di Catanzaro, del Comitato di base di rappresentanza Co.Ba.R. Calabria ed il personale dell’Arma in congedo.

Il Generale Robusto ha rivolto al Generale Paticchio ed a tutti i militari il suo “vivo e sentito compiacimento” per l’impegno e la dedizione profusi nell’espletamento dei propri doveri ed ha inteso sottolineare a tutti i presenti la figura del Carabiniere, vero baluardo di legalità in un territorio particolarmente difficile come è quello della Calabria.

Particolare significato ha assunto poi, nel capoluogo di Vivo Valentia, la commemorazione del trentennale dell’uccisione del Carabiniere Antonino Civinini con lo scoprimento di una targa alla memoria del militare che, all’età di 27 anni, venne freddato da un ubriaco mentre, a bordo di un veicolo, stava gettando il panico tra la folla con una pistola in mano nel centro della città. Per quel gesto di altruismo, coraggio e senso civico, allora gli fu concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria. In quella terribile giornata, il Carabiniere Antonino Civinini, in servizio presso il Comando della Compagnia Speciale Carabinieri di Vibo Valentia, in compagnia di colleghi, libero dal servizio e in abiti borghesi, si trovava a passeggio per Vibo Valentia. Antonino veniva informato che nei pressi dell’American Bar di Via Dante Alighieri vi era un individuo che in preda ai fumi dell’alcol ed armato di pistola, alla guida della sua moto ape, si era reso protagonista, nella medesima ed affollatissima strada, di pericolose e ripetute manovre, minacciando con la pistola chiunque accennasse a rimostranze. Antonino e un collega del Nucleo Cinofili, il Carabiniere Cataldo Di Bari, entrambi disarmati, resisi conto dell’imminente pericolo in cui si trovavano le numerose persone che affollavano la via, decisero di affrontare con estrema decisione il malintenzionato. L’uomo improvvisamente apriva il fuoco sui militari non appena questi si qualificavano, colpendo all’emitorace sinistro ed alla regione epigastrica Antonino che decedeva all’istante mentre il collega rimaneva ferito non gravemente. A seguito dell’aggressione, l’omicida si  dileguava. Dopo una settimana di latitanza, si costituiva ai Carabinieri del Comando Compagnia di Vibo Valentia.