Inaugurato anno giudiziario a Catanzaro (VIDEO)

Si è svolta oggi, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario.

Massiccia la presenza di autorità civili, militari e religiose; a porgere gli onori un picchetto interforze costituito da appartenenti alle Forze dell’ordine.

La ‘ndrangheta si è evoluta, secondo quanto evidenziato nella relazione del presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso che ha tra l’altro sottolineato che “la forza delle associazioni deriva dalla capacità di adattamento alle situazioni ed ai mutamenti in modo tale che esse si aggregano, si disfano, si ricostituiscono, si fondono a seconda della rilevanza criminale dei soggetti compartecipanti, dello stato di libertà e dell’esistenza in vita degli stessi, cui si correla l’ambito di azione e di attività criminale verso il quale l’intrapresa criminale è diretta”.

Riguardo le piante organiche di tutti gli uffici del distretto, ha affermato che sono inadeguate sia in relazione al numero dei magistrati che a quello del personale amministrativo.

Nella relazione del Presidente della Corte d’Appello, si evidenziano le criticità dei tribunali di Vibo, con una scopertura del 33%, Crotone 33% e Catanzaro 25%, mentre rispetto alla situazione delle Procure lo stesso Introcaso ha definito la condizione come di “indubbia gravità”, con due dei sette uffici inquirenti che hanno una scopertura del 50% e tre del 33%.

Secondo Introcaso “l’aumento di organico nei termini proposti appare essere quello minimo indispensabile per mirare a risolvere sia nel settore penale che in quello civile le urgenti problematiche degli uffici, in cui si registra un costante aumento delle sopravvenienze”.

Un altro punto su cui Introcaso ha relazionato è quello delle spese della giustizia a Catanzaro.

Per i soli uffici giudiziari collegati alla Corte d’Appello di Catanzaro e alla Procura distrettuale esistono contratti di affitto di immobili per un esborso annuo di 1,5 milioni di euro per gli uffici giudiziari di Catanzaro e di oltre 600 mila euro per quelli di Cosenza.