Crollo palco Pausini: confermate le condanne

La morte bianca di Matteo Armellini, l’operaio rimasto ucciso schiacciato dal palco in allestimento di Laura Pausini, fa ancora discutere.

Ricordiamo che, per il primo grado, il Giudice di Reggio Calabria inflisse cinque condanne per quella tragedia avvenuta il 5 marzo 2012, nel Capoluogo di provincia reggino.

Ora, anche la Corte d’Appello si è espressa confermando le tutte le condanne.

Anzi, il collegio presieduto dalla dottoressa Francesca Di Landro è addirittura andato oltre ciò che avanzava la Procura generale.

I cinque imputati e le singole condanne per il crollo del palco della Pausini

Le cinque condanne per omicidio colposo e disastro colposo, riguardano:

  1. Il progettista Franco Faggiotto condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione;
  2. l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Reggio, Marcello Cammera, a 1 anno e 4 mesi di reclusione;
  3. il coordinatore della sicurezza per i lavori di costruzione della struttura, Sandro Scalise a 2 anni e 4 mesi di reclusione;
  4. il rappresentante della “F&P Group” committente dei lavori di allestimento del palco alla Italstage della Pausini, Ferdinando Salzano a 1 anno e 6 mesi di reclusione;
  5. il responsabile della “Italstage”, società che aveva costruito il palco, Pasquale Aumenta a 1 anno e 4 mesi.

Le parole di Laura Pausini riguardo la tragedia

La cantante, all’epoca dei fatti, si era espressa su Facebook https://www.facebook.com/pg/LauraPausini/posts/?ref=page_internal

“Scrivere queste parole per me è davvero molto difficile e doloroso…mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti.
Questa notte il nostro amico e compagno di viaggio Matteo Armellini ha perso la vita a Reggio Calabria.


Matteo era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore di tutti.
La tragedia che sta colpendo la sua famiglia, me, i miei tecnici, la mia band, i miei ballerini e tutti i miei collaboratori è piu grande di cio’ che si possa immaginare.


Vivere insieme viaggiando è bellissimo e complicato, certamente è una scuola per noi che piano piano diventiamo amici, complici e poi quasi una vera famiglia…ecco perchè oggi penso che è solo ingiusto ed è semplicemente incomprensibile.
Mi sento impotente di fronte a questa perdita e vorrei poter far qualcosa ma so di non poter fare niente e questo mi fa sentire ancora peggio.
Sono vicina alla sua famiglia e alla sua fidanzata con tutto il mio cuore…le mie e le nostre sentite condoglianze vengono davvero dall’anima.


Matteo stava preparando con gli altri ragazzi quello che sarebbe stato il NOSTRO concerto, la nostra adrenalina, la nostra passione, il nostro divertimento e invece oggi è un giorno pieno di dolore, un dolore troppo grande per saperlo descrivere.

Noi che siamo la tua famiglia in tour ci inchiniamo davanti a te Matteo e all’amicizia e all’amore che mettevi per ogni tuo gesto, sacrificio e aiuto che ci davi, e si uniscono a me i tecnici feriti che per fortuna ora stanno bene.

Ma il nostro lutto è totale. E devastante.
Ciao Matteo…”

Laura e i tuoi amici del tour.