Crotone, Daspo per due tifosi con precedenti penali

polizia, stadio
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Emessi Daspo per due tifosi con precedenti penali per reati legati a sostanze stupefacenti e armi, misura di sicurezza prevista dalla legge per evitare rischi durante le manifestazioni sportive

Il Questore di Crotone, Renato Panvino, ha recentemente emesso due provvedimenti di Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive (Daspo) nei confronti di due tifosi locali, sospendendo loro la partecipazione a qualsiasi evento sportivo per un anno. Questo provvedimento è stato adottato in seguito a una serie di indagini condotte dalla Digos e dalla Divisione Polizia Anticrimine, che hanno monitorato i comportamenti dei tifosi, in particolare quelli legati a comportamenti illeciti fuori dallo stadio.

Entrambi gli individui destinatari del Daspo sono già imputati in procedimenti penali per reati legati alle sostanze stupefacenti e alle armi. La loro condotta, pur non direttamente connessa a eventi sportivi, ha spinto le autorità a ricorrere a questa misura di prevenzione, che trova il suo fondamento nella legge n. 401 del 1989. Questa normativa, infatti, permette di applicare il Daspo anche a coloro che abbiano compiuto atti criminosi in altri contesti, qualora da tali comportamenti emerga una potenziale pericolosità sociale.

In sostanza, il Daspo non si limita più a colpire solo chi manifesta comportamenti violenti durante o in prossimità degli eventi sportivi, ma si estende anche a chi, a prescindere dalla sua partecipazione a manifestazioni sportive, è ritenuto pericoloso per la collettività. Il provvedimento risponde all’esigenza di garantire la sicurezza durante le manifestazioni pubbliche, evitando che individui con precedenti per reati gravi possano creare rischi per l’ordine pubblico.

Questa operazione rientra nel più ampio piano di sicurezza messo in atto dalla Questura di Crotone, in linea con le direttive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per prevenire turbolenze e garantire la serenità e la sicurezza dei cittadini.

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