“È giusto che Papa Francesco abbia difeso Wojtyla dalle accuse fatte attraverso un’audio reso pubblico lo scorso 9 dicembre . Per questo motivo ho deciso di depositare quell’audio al promotore di giustizia Alessandro Diddi , lo scorso 11 Aprile affinche’ convocasse, Marcello Neroni, autore di queste accuse.
Certamente non può spettare a me dire se questo personaggio abbia detto il vero oppure no. Diddi ha accolto questa mia richiesta , insieme alle altre , promettendo che avrebbe scavato a fondo ogni questione , compresa questa.
Io, tantomeno l’avvocato Sgro’, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere. L’unico nostro intento e’ quello di dare giustizia a mia sorella Emanuela e arrivare alla Verità qualunque essa sia.“
Con queste parole Pietro Orlandi risponde alle critiche che ha ricevuto dopo avere fatto ascoltare una testimonianza audio durante la trasmissione di Di Martedì e lo fa attraverso il suo account di Facebook. Nell’audio, sebbene contenesse molti beep, l’uomo che faceva parlava faceva delle dichiarazioni abbastanza sconcertanti che era previsto non sarebbero rimaste inosservate.
Le accuse mosse verso il Papa Paolo Giovanni II sono state poco equivocabili e a tali accuse hanno risposto a Orlandi sia esponenti del Vaticano che giornalisti, affermando che le illazioni erano infondate e infamanti.
Dopo l’intervento di Papa Francesco, Pietro Orlandi ha deciso quindi di svelate il nome della persona che è a conoscenza dei fatti successi 40 ani fa, quando Emanuela scomparve avvolta nel mistero.
Chi è Marcello Neroni, l’uomo dell’audio che accusa Papa Wojtyla
Marcello Neroni è oggi un ultraottantenne, accusato di essere un esponente della Banda della Magliana.
Inoltre, sarebbe stato il socio di Renato de Pedis, Renatino, in una società di slot machine nel quartiere Prati di Roma. Successivamente arrestato durante l’indagine Colosseo, ma in seguito il suo caso fu archiviato.
L’autore dell’intervista a Marcello Neroni è il giornalista Alessandro Ambrosini il quale ha riferito che Pietro Orlandi era a conoscenza dell’audio che accusava Wojtyla, già da molto tempo.
Secondo il giornale Open, “il giudice Otello Lupacchini, dopo aver ascoltato l’audio, aveva raccontato che Neroni è «un individuo compromesso con la Banda della Magliana con la vocazione del delatore. Dunque trait d’union fra il sodalizio delinquentesco e i Servizi».”
Neroni proviene dal quartiere romano del Testaccio ed era strettamente collegato alla Banda della Magliana. L’uomo de Pedis aveva già raccontato al blog Notte Criminale di essere a conoscenza di tante cose riferite del rapimento di Emanuela Orlandi.
Dopo questi sviluppi, lo stesso Orlandi, sempre tramite la sua pagina Facebook, ha riferito che il 17 aprile prossimo sarà istituita la commissione parlamentale d’inchiesta sui casi Orlandi e Gregori.
Caso Orlandi, audio shock su Papa Wojtyla
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