Droga dal Sud America alla Calabria: blitz fra Colombia, Ecuador e Reggio

Questa mattina i carabinieri del R.O.S., con il supporto dei Comandi Provinciali competenti, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e dei collaterali organi di polizia esteri, hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 30 indagati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché per traffico e detenzione di stupefacenti. Le misure restrittive sono state eseguite in diverse province italiane e in tre Paesi stranieri.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di un’indagine avviata nel 2010, in prosecuzione della manovra investigativa “Reale” che, negli anni, aveva già portato all’arresto di 58 soggetti tra cui Pelle Giuseppe capo della cosca “Pelle-Gambazza” e fra i maggiorenti del cosiddetto Mandamento Jonico della ‘ndrangheta reggina. L’indagine, svolta in collaborazione con diverse organizzazioni fornitrici di stupefacenti, ha confermato ancora una volta l’attivismo delle ‘ndrine reggine nel narcotraffico internazionale.

Nel caso dell’indagine denominata “EDERA”, il narcotico era destinato alla vendita principalmente in Lombardia e Veneto, grazie ai legami tra le articolazioni della ‘ndrangheta in collegamento strutturale con le locali dei mandamenti reggini e gli ambienti malavitosi locali. A gestire i traffici erano 4 gruppi criminali, funzionalmente collegati per lo svolgimento delle attività illecite.

Le misure cautelari sono state eseguite grazie alle indagini condotte dalle forze dell’ordine, le quali hanno scoperto quattro gruppi criminali che si occupavano di importazione, esportazione e vendita di stupefacenti, sia in Italia che all’estero. Grazie alla costante collaborazione con le forze dell’ordine di altri Paesi, è stato possibile svelare i legami tra le organizzazioni criminali italiane e quelle straniere, confermando l’attivismo delle ‘ndrine reggine nel narcotraffico internazionale. Le misure cautelari eseguite questa mattina rappresentano un altro importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato in Italia.