Un’operazione coordinata dalla DDA di Catanzaro e condotta dai carabinieri del ROS ha portato all’arresto di 17 persone in sette regioni italiane, smantellando una rete criminale legata alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, accusata di estorsioni, usura e traffico di armi
Un’importante operazione contro la criminalità organizzata ha avuto luogo nelle prime ore di oggi, con i carabinieri del Ros e i militari del Comando provinciale di Crotone, coadiuvati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori”, impegnati in un vasto blitz che ha portato all’arresto di 17 persone accusate di estorsioni, usura e altri gravi reati. Le operazioni si sono svolte in diverse regioni italiane, tra cui Calabria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Campania, Umbria e Sicilia.
Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip di Catanzaro, si basa su gravi indizi riguardanti i reati di associazione mafiosa di tipo ‘ndranghetistico, estorsione, usura e violazioni in materia di armi, tutti aggravati dall’associazione mafiosa. Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro, ci sono presunti membri della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, noto clan calabrese attivo da anni nella gestione di attività illecite e nel controllo del territorio.
L’indagine, condotta anche con la collaborazione della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e delle procure di Trento e Venezia, ha portato a risultati significativi in un contesto di indagini sempre più articolato su un’organizzazione pericolosa e ramificata. Parallelamente agli arresti, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 9 soggetti e delle loro società, ritenute legate agli atti illeciti oggetto dell’operazione, con l’emissione di provvedimenti urgenti da parte della Dda di Trento.
L’operazione è stata frutto di un lavoro di coordinamento nazionale che ha permesso di decapitare una rete criminale estesa, in grado di operare non solo nella Calabria ma anche in altre zone strategiche del paese.
La lotta alla ‘ndrangheta continua a rappresentare una priorità per le forze dell’ordine e le autorità italiane, con un costante impegno nella neutralizzazione delle cosche mafiose e nel contrasto alle loro attività illecite.
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