Furto da 300mila euro nella farmacia dell’Asp di Cirò Marina: rubati nella notte farmaci oncologici destinati a pazienti oncologici, indagini in corso su possibile traffico illegale
Un furto di farmaci oncologici dal valore stimato di oltre 300mila euro è stato messo a segno nella notte tra il 4 e il 5 giugno nel deposito della farmacia territoriale del sub-distretto sanitario dell’Asp di Cirò Marina, in provincia di Crotone. I ladri si sono introdotti all’interno del poliambulatorio di via Palmiro Togliatti, forzando una porta tagliafuoco per poi raggiungere la farmacia situata al piano terra, dove hanno scassinato l’armadio blindato contenente i medicinali.
L’allarme è stato lanciato alle prime luci dell’alba, quando il personale di vigilanza ha preso servizio alle ore 7 e ha scoperto l’effrazione. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, che hanno effettuato i rilievi e stanno ora esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.
Secondo le prime ricostruzioni, i ladri hanno agito con precisione, puntando esclusivamente ai farmaci oncologici, senza sottrarre altri medicinali o apparecchiature. La stima esatta del danno ha richiesto ore di verifiche, data la complessità e il valore elevato dei medicinali sottratti.
L’episodio si inserisce in un preoccupante trend nazionale: negli ultimi anni si è registrato un aumento dei furti di farmaci salvavita, spesso destinati al mercato nero, anche attraverso il dark web. Gli investigatori non escludono il coinvolgimento di organizzazioni criminali che agiscono da intermediari nella rivendita illegale dei farmaci rubati.
È il primo episodio di questo tipo nella provincia di Crotone, ma non un caso isolato in Calabria. Lo scorso gennaio un furto simile aveva colpito l’ospedale di Cetraro. Le forze dell’ordine stanno indagando per capire se esista un collegamento tra i due episodi.
Le autorità sanitarie locali, intanto, hanno avviato una verifica interna per rafforzare la sicurezza dei depositi farmaceutici. Cresce l’allarme tra i cittadini e gli operatori sanitari, mentre la magistratura indaga su un fenomeno che mette a rischio non solo le risorse del sistema sanitario, ma anche la salute di chi dipende da quei farmaci per sopravvivere.
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