L’attacco con i coltelli, il tentativo di dirottamento
Napoli è stata teatro di un episodio che ha messo in luce l’efficacia delle forze speciali italiane nel fronteggiare situazioni di emergenza. La nave cargo turca Galata Seaways è stata oggetto di un tentativo di dirottamento da parte di 15 migranti clandestini mentre si trovava vicino al Golfo di Napoli. Grazie all’intervento tempestivo della Brigata San Marco, l’equipaggio è stato liberato e i dirottatori sono stati catturati.
L’allarme è scattato alle 15 di ieri, quando il Comando generale della Capitaneria di Porto ha ricevuto un alert per pirateria riguardante la Galata Seaways, che si trovava a 90 miglia a sud di Napoli. L’equipaggio della nave è stato costretto a nascondersi a causa di un gruppo di persone armate di coltelli che cercavano di prendere il controllo dell’imbarcazione. Il comandante ha dato l’allarme e è stata inviata una richiesta di aiuto all’Italia.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato l’operazione in diretta durante un evento a Manduria, in Puglia, spiegando che le forze speciali italiane di stanza a Brindisi stavano intervenendo per liberare la nave turca con 22 membri dell’equipaggio. Nel frattempo, da La Spezia è decollato un elicottero HH101 degli incursori del Comsub, mentre l’elicottero Nh90 è partito dalla Puglia. La nave è stata circondata da altre due imbarcazioni, la Gregoretti e la Montecimone.
I 15 migranti clandestini si erano nascosti a bordo della nave cargo turca nascondendosi all’interno di un tir nel porto di Topcular. Quando l’equipaggio ha scoperto la loro presenza, hanno avvertito il comandante, scatenando la reazione dei migranti che hanno minacciato l’equipaggio con i coltelli. Secondo le prime investigazioni, i migranti erano diretti in Francia.
L’operazione di liberazione ha richiesto sei ore di attività intensa. La nave è stata scortata nel porto di Napoli alle 19, sotto l’occhio vigile del Centro Sar francese. Le forze militari hanno bloccato gli assalitori, alcuni dei quali si erano barricati nella plancia di comando, mentre altri si nascondevano tra i mezzi. I poliziotti hanno quindi fatto irruzione a bordo e hanno trovato il resto dei migranti nascosti, tra cui due donne incinte.
L’intervento della Brigata San Marco è stato condotto seguendo un protocollo specifico per le operazioni antipirateria, in linea con le regole di ingaggio che prevedono la cattura dei criminali. Poiché i pirati erano armati solo di coltelli, le forze speciali hanno proceduto all’immobilizzazione e alla neutralizzazione degli attaccanti.
Durante la bonifica, ogni angolo della nave è stato controllato meticolosamente. I militari hanno effettuato una perquisizione stanza per stanza, luogo per luogo, armati di fucili e occhiali a infrarossi. Questa fase è di estrema importanza per garantire la sicurezza dell’equipaggio e assicurarsi che non vi siano altre minacce nascoste a bordo. Una volta completata la bonifica, l’operazione si è conclusa con successo.
Adesso la parola passa alle autorità giudiziarie, che avvieranno le indagini per fare luce sull’accaduto. Il sostituto procuratore di Napoli, Enrica Parascandolo, coordina le indagini e si occuperà di stabilire l’area esatta in cui si è consumato il tentativo di sequestro e dirottamento della nave. Questo sarà fondamentale per determinare la competenza territoriale degli inquirenti.
La Galata Seaways è una nave cargo costruita nel 2010, che naviga sotto la bandiera della Turchia. La sua destinazione era Setè, vicino a Montpellier, in Francia, ma il suo viaggio è stato interrotto dall’azione dei migranti clandestini.
L’operazione di liberazione della nave cargo turca Galata Seaways rappresenta un successo per le forze speciali italiane e testimonia la loro prontezza e professionalità nel fronteggiare situazioni di emergenza. Grazie al loro intervento tempestivo e alla collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità marittime, l’equipaggio della nave è tornato in sicurezza e i responsabili del tentativo di dirottamento sono stati catturati.
L’episodio mette in luce la complessità e le sfide legate alla gestione dei flussi migratori e della sicurezza marittima.
L’operazione di liberazione della nave cargo turca sequestrata dai migranti è un esempio di coordinamento e competenza delle forze speciali italiane. Grazie al loro intervento, l’equipaggio è tornato sano e salvo e i responsabili dell’azione criminale sono stati catturati. È ora compito delle autorità giudiziarie fare luce sull’accaduto e assicurare che i responsabili vengano portati davanti alla giustizia.
ARTICOLO DISPONIBILE SU DAILY CALABRIA: The Italian special forces free the Galata Seaways ship seized by migrants