Guerra in Ucraina: oltre 250 missili lanciati dalla Russia

Guerra in Ucraina, Putin, invasione, Russia
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Ucraina sotto invasione russa: Putin avvia un’offensiva militare

La Cnn riporta che fino a “questa mattina”, ora della Costa Orientale Usa, sono stati lanciati dalla Russia contro l’Ucraina almeno 250 missili. Secondo quanto riporta la Cnn la notizia è stata diramata alla stampa da un dirigente della Difesa americana. I russi continuano a colpire “le infrastrutture civili e le aree residenziali” con questi lanci, ha aggiunto il funzionario. Finora, non ci sono “indicazioni” che le forze russe abbiano “assunto il controllo di nessuna città.

Una escalation senza precedenti

Da oltre 48 ore, l’Ucraina è teatro di un’imponente invasione orchestrata dalle Forze Armate della Federazione Russa. L’offensiva, avviata il 24 febbraio 2022, ha visto le truppe russe penetrare il territorio ucraino, innescando una rapida e preoccupante escalation del conflitto russo-ucraino, in corso ormai dal lontano 2014.

Il massiccio dispiegamento militare russo ha seguito un lungo periodo di tensione, caratterizzato da un ammassamento di truppe lungo il confine, iniziato già nella primavera del 2021. Tale movimento, giustificato dal presidente russo Vladimir Putin con il timore di un’eventuale adesione dell’Ucraina alla NATO, è stato accompagnato da esercitazioni militari su vasta scala.

Pochi giorni prima dell’invasione, la Russia ha ufficialmente riconosciuto l’indipendenza di due entità autoproclamate nella regione del Donbass, situata all’interno dei confini ucraini: la Repubblica Popolare di Doneck e la Repubblica Popolare di Lugansk. Questo atto è stato ulteriormente complicato dalla violazione del Memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza dell’Ucraina, con l’invio delle forze armate russe per presidiare tali territori.

Il Consiglio della Federazione russa ha poi autorizzato all’unanimità il presidente Vladimir Putin all’uso della forza militare al di fuori dei confini nazionali, concedendo il via libera definitivo all’intervento armato.

Sebbene numerosi avvertimenti riguardo a un’imminente invasione fossero stati diffusi dai media fin dall’ottobre 2021, alti funzionari russi hanno costantemente negato tali piani, alimentando così il clima di incertezza e tensione che ha preceduto l’attuale scenario bellico.

La comunità internazionale è stata rapida nel condannare l’azione russa, con numerosi leader mondiali che hanno espresso solidarietà nei confronti dell’Ucraina e hanno chiesto un immediato cessate il fuoco. La situazione sul campo rimane estremamente imprevedibile, con gravi conseguenze umanitarie che si profilano all’orizzonte.

In questo contesto di crescente instabilità geopolitica, le speranze di una risoluzione pacifica del conflitto si affievoliscono sempre più, lasciando il futuro dell’Ucraina e della regione intera sospeso in un’incertezza angosciante.

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