Identificata la ragazza che ha rapito un bimbo di due anni

Bambino, sensibilità (foto archivio)
Bambino, sensibilità (foto archivio)

È stata arrestata e interrogata la ragazza che ieri ha tentato di portare via un bambino di due anni sotto gli occhi increduli del padre, in Piazza Gae Aulenti, a Milano.

La piazza milanese di Gae Aulenti

Alle 18.30 circa di ieri, il bimbo sta giocando con il fratellino un po’ più grande, di sette anni, e con un altro bambino di otto anni, il figlio di un’amica dei genitori.

La madre quarantaduenne era appena entrata in gelateria mentre il padre, anch’egli di 42 ani, sorvegliava i bambini.

Due giovani donne si avvicinano ai bambini. Una delle due ragazze, R.B., inizia a parlare al piccolo di due anni e sorridendo gli dice qualcosa.

Improvvisamente, lo prende in braccio e si dirige verso le scale mobili che portano agli ingressi della stazione Garibaldi e alla fermata della metropolitana.

Il padre del bambino, incredulo di ciò che stava vedendo, inizia a urlare contro la ragazza intimando di lasciarlo stare.

La ragazza sorride dicendo che si trattava solo di uno scherzo e lascia il bambino, ma il padre chiama le forze dell’ordine che intervengono prontamente grazie anche alle indicazioni dell’uomo che ha continuato pedinare la ragazza fino al suo arresto.

carabinieri (archivio)
Carabinieri

I Carabinieri hanno subito fermato la ventunenne mentre alcune persone riprendevano la scena, un video che è ora virale su internet.

I presenti hanno applaudito all’arresto in questa incredibile vicenda. I Carabinieri hanno denunciato la ragazza a piede libero per sequestro di persona, mentre l’amica, anche a seguito delle testimonianze, è stata ritenuta estranea alla vicenda ed è stata lasciata libera.

Dagli accertamenti, è emerso che R.B. ha reati contro il patrimonio, dei piccoli furti in zona Stazione Centrale; segnalata come presenza fissa in quella zona, piena di ladruncoli che si aggirano tra le linee della metro.

Le motivazioni assurde della ragazza per il rapimento del bambino

Appena la ragazza vede i Carabinieri capisce che sono lì per lei, chiamati dal papà del bambino.

Ai militari, R.B. racconta che non voleva rapire il bambino perché lei ne ha già uno, partorito e non rubato.

Invece, per quanto riportano i quotidiani locali, lei non ha più il figlio perché le autorità glielo avevano tolto, per affidarlo ad ad un’altra famiglia. I motivi sono: per conclamati problemi psichiatrici e incapacità di accudirlo.

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