Il sequestro dell’arsenale: l’operazione dei Carabinieri contro il traffico illegale di armi

arsenale, Fabrizia
Scoperto arsenale, Fabrizia, carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Fabrizia, dello Squadrone Cacciatori e degli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Catanzaro hanno condotto un’importante operazione contro la circolazione illegale di armi e la sottrazione delle stesse alle organizzazioni criminali che si trovano sul territorio. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata dal Procuratore Camillo Falvo.

Il blitz si è concentrato su un casolare nelle campagne di Fabrizia dove, dopo il primo rinvenimento di 8 candelotti pirotecnici ad alto potenziale esplosivo, i Carabinieri hanno esteso la perquisizione alle aree adiacenti recuperando diverse armi e munizioni illegali. In particolare, sono state sequestrate 7 fucili calibro 12 e 3 pistole di diversi calibri, insieme a munizioni per fucile e pistola.

Il ritrovamento più interessante è stato quello di un sacchetto contenente 127 cartucce in calibro 7.62×39 idonee all’alimentazione del fucile d’assalto AK-47 Kalashnikov, un’arma molto diffusa in ambito criminale per la sua relativa facilità di reperibilità nel mercato nero.

La Procura della Repubblica sta attualmente approfondendo gli inquirenti per accertare la provenienza delle armi e il loro eventuale utilizzo in episodi delittuosi. I presunti responsabili della detenzione, padre e figlio, sono stati arrestati e condottieri presso la casa circondariale di Vibo Valentia in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Questa operazione dei Carabinieri è un passo importante nella lotta contro il traffico illegale di armi e contro le organizzazioni criminali che tentano di destabilizzare il territorio. Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura, è possibile ottenere risultati significativi nel contrasto alla criminalità.